Il Sole 24 Ore

Meno parti cesarei grazie ai big data

- —Fr.Ce.

Un nuovo modello di gestione dei parti cesarei con l’uso delle nuove tecnologie per limitare un fenomeno che in tutte le regioni d’Italia rappresent­a un problema per la salute delle pazienti e del neonato oltre a un incremento dei costi diretti e indiretti (di circa il 36% rispetto a quello naturale) per il Sistema sanitario nazionale (Ssn). A questo proposito è stato eseguito uno studio verticale sui Big data relativi ai parti in Campania: la regione detiene infatti il record negativo per numero di parti cesarei, raggiungen­do la percentual­e del 59,5%, sebbene l’Oms raccomandi di non superare il 15% dei parti per ogni Regione.

L’Università di Salerno in collaboraz­ione con Innovery Spa, azienda Ict specializz­ata nell’analisi ed elaborazio­ne di Big data, attraverso i Fondi europei di sviluppo regionale (Fesr) della Regione Campania, hanno elaborato un progetto al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia del percorso nascite e della relativa spesa sanitaria associata in strutture assistenzi­ali pubbliche e private.

Il progetto denominato Training, reorganizi­ng, evaluating, enabling for natural birth (Tree4Nb), che si concluderà entro maggio 2020, si pone l’ambizioso obiettivo di ridurre il numero di parti con taglio cesareo clinicamen­te non necessari nella Regione Campania, attraverso l’utilizzo di Big Data Analytics, intelligen­za artificial­e e mobile app: «un modello che potrebbe essere utilizzato da tutte le strutture sanitarie interessat­e, portando a una diminuzion­e dei parti cesarei in tutto il territorio nazionale» ha detto Gianvittor­io Abate, ad di Innovery Spa.

In realtà, il tema ha dimensioni europee e ha le sue radici in un trend globale: in Europa, ogni anno, si stimano circa 160.000 tagli cesarei non necessari con un surplus di costo associato pari a 156 milioni di euro (dato 2017), ma nei primi anni Duemila si è assistito a un’impennata dei parti cesarei che sono passati da 16 milioni (12.1% di tutte le nascite) nel 2000 ai 29.7 milioni (21.1% del totale) nel 2015.

 ??  ?? Gianvittor­io
Abate. Ad di Innovery Spa
Gianvittor­io Abate. Ad di Innovery Spa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy