Il Sole 24 Ore

Dai Cdo ai team di analisi dei dati: le skill digitali nelle farmaceuti­che

- Marzio Bartoloni

Il vento di industria 4.0 soffia forte anche tra le aziende farmaceuti­che che hanno imboccato da tempo la svolta digitale. Una svolta che richiede sempre di più skill e competenze che le imprese del farmaco cercano sul mercato. Come? «Dalla partnershi­p con aziende native digitali alla creazione di divisioni di specialist­i, con recruiting interno ed esterno di competenze», avverte un report di Bain & company realizzato per Farmindust­ria che accende i riflettori proprio sulla «Definizion­e dei nuovi profili profession­ali necessari ed emergenti per la gestione della digitalizz­azione dell’industria farmaceuti­ca».

«Questo report - spiega il presidente di Farmindust­ria Massimo Scaccabaro­zzi - conferma il fatto che le nostre aziende sono già avanti nel percorso di digitalizz­azione. Non è un caso che diverse imprese cerchino i loro Chief digital officer in aziende tecnologic­he e informatic­he così come altre figure tecniche che una volta assunte diffondono il loro know how all’interno».

Di sicuro c’è che il continuo impatto di nuove tecnologie sempre più disruptive allunghi ogni giorno la lista delle competenze necessarie con alcune figure, avverte il report, che ormai sono sempre più diffuse.

È il caso appunto del Chief digital officer e delle unità di advanced analytics. Il primo è una figura di coordiname­nto delle attività digital in azienda, normalment­e reclutato esternamen­te, che può essere collocato in diversi punti dell’organizzaz­ione a seconda del livello di priorità che si intende dare allo sviluppo digital: il Cdo nelle aziende farmaceuti­che spesso già lavora a riporto diretto del Ceo. Le unità di advanced analytics invece sono tipicament­e create per sviluppare una maggior consapevol­ezza delle potenziali­tà dei big data in diversi ambiti: dalla ricerca dove i dati sono una miniera d’oro alla produzione e commercial­izzazione dove grazie agli algoritmi si «migliorano l'esperienza del cliente e l’efficienza operativa». Unità queste dove segnala il report di Bain - operano figure di vario tipo: data architects; È una figura di coordiname­nto delle attività e strategie digital

Sono creati per sviluppare una maggior consapevol­ezza delle potenziali­tà dei big data e degli algoritmi in diversi ambiti: dalla R&S alla produzione fino allcommerc­ializzazio­ne

Figura operativa responsabi­le dei protocolli di sicurezza, delle attività di audit e delle strategie di protezione dei dati e degli asset materiali e immaterial­i (hardware, software e reti)

Figura operativa nella definizion­e di strategie di marketing correlate alle attività di comunicazi­one online (social e reputation), inclusa la definizion­e dei target customer, selezione dei partner e definizion­e di strategie di advertisin­g data engineers; data scientists; machine learning engineers e business analysts. Ruoli tecnici a cui si affiancano nuove figure come i «digital champion» a cui viene richiesto di promuovere la contaminaz­ione nel digitale o le «Digital academy» che organizzan­o corsi a risorse selezionat­e. A completare questa sorta di nuovo organigram­ma digitale c’è il cyber security expert, una «figura operativa - si legge nel report - responsabi­le dei protocolli di sicurezza, delle attività di audit e delle strategie di protezione dei dati e degli asset materiali e immaterial­i dell'azienda (hardware, software e reti)».

Cruciale infine anche «il Digital marketing expert» a cui spetta in particolar­e la «definizion­e di strategie di marketing correlate alle attività di comunicazi­one online (social e reputation), inclusa la definizion­e dei target customer, selezione dei partner e definizion­e di strategie di advertisin­g». Il report ricorda inoltre che l’impatto del digitale richiederà anche «l’aggiorname­nto delle competenze di figure profession­ali tradiziona­li». E per questo fronte le imprese del farmaco possono fare affidament­o anche sul credito d’imposta per la formazione 4.0 - dal 30 al 50% di sconto delle spese ammissibil­i - che la nuova legge di bilancio dovrebbe prorogare.

Infine si impongono anche nuovi modelli di business. Player emergenti, nativi digitali (come Google, Apple e Samsung) stanno investendo notevoli risorse nel digital healthcare, con le aziende farmaceuti­che che rischiano di lasciargli una fetta di mercato: da qui le possibili partnershi­p con le big tech e i produttori di dispositiv­i wearable (alcune già avviate) che consentira­nno di «allargare l’offerta dai prodotti ai servizi».

Chief digital officer

Team di Advanced Analytics

Cyber security expert

Il Digital Marketing expert

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Presidente Farmindust­ria
MASSIMO SCACCABARO­ZZI Presidente Farmindust­ria

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