«Italia Viva non vuole far cadere il Governo»
Prescrizioni e concessioni autostradali continuano a dividere l’esecutivo
Dopo le forti tensioni degli ultimi giorni, Maria Elena Boschi conferma ai microfoni di Radio 24 l’alleanza di Italia Viva con Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. «Dobbiamo arrivare alla fine naturale della legislatura nel 2023».
Assicura che non sarà Italia Viva a far cadere l’esecutivo giallorosso. Anche perché è «il Governo che abbiamo contribuito a far nascere». Dopo le forti tensioni degli ultimi giorni, Maria Elena Boschi conferma ai microfoni di Radio 24 l’alleanza spinosa con Partito democratico e Movimento 5 Stelle. «Dobbiamo arrivare alla fine naturale della legislatura nel 2023» dice, anche se sulla prescrizione voluta dal Guardasigilli Alfonso Bonafede e definita da Matteo Renzi «una schifezza» - è in atto un duro scontro.
Sono almeno due i dossier scivolosi per la tenuta dell’esecutivo. «La stabilità dei governi è un elemento positivo anche per l’economia del Paese», ha aggiunto la capogruppo Iv alla Camera, confermando però la contrarietà del partito all’impostazione data sui temi della giustizia e delle concessioni autostradali.
La prescrizione resta uno dei dossier più ostici, perché le posizioni sembrano inconciliabili, tanto che Luigi Di Maio - dimissionario capo politico del M5s ieri ha ricordato che la legge sulla prescrizione non si tocca. Eppure Boschi ha rimarcato l’esigenza di una modifica, che non può essere quella prevista dal cosiddetto Lodo Conte, che blocca i termini del reato solo in caso di condanna dell’imputato. «Sulla prescrizione – ha detto Boschi - la proposta emersa ieri sera (Lodo Conte, ndr) ha dei dubbi di costituzionalità, quelli di tanti esperti, così la riforma non funziona e non raggiunge l’obiettivo che ci siamo dati: processi più brevi. Si rischia un fine processo mai». Non solo: ha spiegato che «cerchiamo da qui a martedì (nuovo vertice di maggioranza, ndr) di trovare una soluzione di maggiore garanzia per i cittadini. Noi votiamo per tornare alla prescrizione della scorsa legislatura, che ha votato anche il Pd, la proposta Orlando. Quella di Costa, di Forza Italia, non fa altro che tornare a quella. Il Pd voterebbe contro. Se votiamo con Forza Italia? Il Parlamento è sovrano, voteremo alla Camera e vediamo che succede».
Posizione diversa rispetto all’esecutivo è stata rimarcata anche sul fronte delle concessioni autostradali. Boschi nel confermare che «su Autostrade non difendiamo alcun interesse se non quello dei cittadini, a cominciare dalle famiglie delle vittime del Ponte Morandi e dei genovesi», ha spiegato che «vogliamo evitare che lo Stato debba pagare miliardi di penali perché fa norme sbagliate e tutelare migliaia di lavoratori». I dubbi dell’ex sottosegretario sono anche sulla funzione di Anas: «Siamo sicuri che è in grado di fare i controlli?».