Dagli elicotteri ai frigo Lombardia passerella dell’innovazione
Parte il 29 gennaio a Castellanza «Smartland, La Lombardia del futuro»: viaggio in otto tappe nella regione per raccontare l’economia reale
Il programma elicotteristico di maggiore successo mondiale. Ma anche il sistema ottico scelto dal Governo Usa per il controllo del territorio. O ancora i refrigeratori che hanno proiettato il business da dieci a 420 milioni. Leonardo, Optec e Lu-Ve sono solo alcuni esempi. All’interno di un territorio, quello di Varese e dell’Alto Milanese, in cui l’innovazione è parte integrante dei modelli di business di molte aziende.
Parte da qui, il 29 gennaio a Castellanza, il roadshow “Smartland. La Lombardia del futuro”, viaggio in otto tappe all’interno della regione per raccontare l’eccellenza lombarda. Percorso organizzato da Regione Lombardia, Confindustria Lombardia, Fondazione Fiera Milano e Il Sole 24 Ore con il contributo di Ubi Banca, che ha l’obiettivo di far emergere le best practice e i percorsi innovativi di successo di ogni singolo territorio. Realizzando e condividendo una sorta di mappa virtuosa che possa rappresentare un motore di cambiamento. E che la stessa istituzione pensa di utilizzare a questo fine.
«Si tratta del primo evento nell’anno in cui ricorre il 50esimo anniversario della nostra Regione - spiega il Governatore lombardo Attilio Fontana - e il nostro obiettivo è quello di ascoltare le imprese e i territori perché ci aiutino a progettare il nostro futuro. A fine percorso vi sarà un evento in cui troveranno sintesi le esperienze raccolte durante il viaggio. E ne sono certo: riusciremo a mettere nero su bianco un piano strategico condiviso che guarda ai prossimi 30 anni.Il mondo procede ad una velocità eccezionale, l’Italia non altrettanto. Ecco perché dobbiamo essere rapidi, avere le idee chiare e cogliere tutte le opportunità».
Percorso che la Lombardia in termini di innovazione ha comunque ben avviato, come dimostrano i dati. A partire dai mattoni di base della nuova iniziativa imprenditoriale, le start up. Che si sviluppano con un passo decisamente diverso rispetto al resto del Paese: 511 quelle nate nel 2019, la metà del totale nazionale, portando la Lombardia a ridosso delle 3mila unità, poco meno di un terzo rispetto a quanto esiste in Italia.
«In questa regione - spiega il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti - si è capito che l’impresa è l’elemento chiave per lo sviluppo. Abbiamo condiviso in modo convinto questo progetto per raccontare l’efficienza e l’efficacia del modello lombardo e far emergere l’industria vera, quella che traina il Paese e che lo ha portato al secondo posto tra le manifatture europee. Qui ci sono bellissime aziende ma soprattutto un modello vincente, che vorremmo fosse preso come riferimento anche altrove in Italia».
Spinta innovativa che in Regione è alimentata anche della forte esposizione internazionale delle imprese (in media il 40% del fatturato è legato all’export), soggetti che per vincere gare e commesse nel mondo devono necessariamente presentare ai clienti prodotti diversi, ad alto valore aggiunto, sulla frontiera della tecnologia. «Internazionalizzazione del sistema che rappresenta uno dei nostri principali obiettivi - spiega il presidente della Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali - e per questo abbiamo deciso di cogliere l’opportunità del roadshow nell’anno del centenario della Fiera di Milano. Un modo per ascoltare le imprese e le loro richieste. Partendo da qui per progettare le rassegne del futuro».
Punto di avvio di Smartland sarà il 29 gennaio a Castellanza, per raccontare le best practice di Varese e Alto Milanese, prima tappa di un percorso che terminerà ad ottobre a Milano.
«E che spero possa servire a farci rialzare anche un poco la testa - spiega il direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini - valorizzando i tanti aspetti positivi di un Paese spesso raccontato peggio di quanto meriti. Se l’Italia, guardando i numeri complessivi, è ferma e sembra un luogo in cui non ci sono le condizioni per crescere, ha invece possibilità straordinarie in alcuni territori che fanno da traino. E che possono proporre ad altre aree un modello d’innovazione e sviluppo da seguire».
L’appello lanciato ieri alla Luiss dalla XXVIesima edizione dell’ Orienta giovani di Confindustria