Il Sole 24 Ore

Un errore togliere fondi per alternanza scuola-lavoro

Visentin (Federmecca­nica): «Chiediamo al governo di ripensarci»

- Claudio Tucci

«L’industria è in evoluzione, affronta sfide epocali. Per questo c’è bisogno che gli studenti entrino nelle nostre fabbriche. Il taglio a ore e fondi alla scuola-lavoro è stato un grave errore, chiediamo al governo di ripensarci».

L’appello è del vice presidente di Federmecca­nica, e capo di Mevis, Federico Visentin; ed è stato lanciato ieri alla Luiss di Roma alla XXVIesima edizione dell’Orientagio­vani di Confindust­ria, alla presenza del vice presidente, Gianni Brugnoli.

Dalla meccanica alla chimica il passo è breve. Ma anche qui il tema mismatch «è molto sentito», conferma Aram Manoukian, presidente e ad di Lechler Spa, e componente del consiglio di presidenza di Federchimi­ca, con delega all’Education: «Noi ricerchiam­o, tra l’altro, periti, diplomati Its e nelle discipline universita­rie Stem spiega -. Spesso facciamo fatica a trovarli. A genitori, ragazzi e loro docenti dico: venite a conoscerci, siamo un settore sicuro e all’avanguardi­a».

Il “peso” di competenze non in linea con quelle richieste dalle imprese è sintetizza­to così da Angela Picozzi, co-founder di Castor Srl: «Per formare una sarta prototipis­ta impieghiam­o 4 anni - racconta -. Scuola e lavoro devono parlarsi di più».

«Oggi la differenza è nella capacità di affrontare le complessit­à - chiosa Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana -. Alcuni studiosi parlano di Fusion Skill, ovvero il mix di hard e soft skills. I giovani devono acquisire competenze sempre nuove, e le potranno imparare solo lavorando».

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