Il Sole 24 Ore

Accordo Fastweb-Wind Tre, Iliad fa ricorso al Tar Lazio

Impugnato il via libera di Antitrust e Mise e richiesto l’accesso agli atti

- Andrea Biondi

Iliad muove all’attacco dell’accordo fra Fastweb e Wind Tre sul coinvestim­ento per lo sviluppo del 5G.

Dopo aver puntato l’indice contro l’intesa Tim-Vodafone per la condivisio­ne delle torri in vista dello sviluppo del 5G, la compagnia guidata in Italia da Benedetto Levi ha impugnato al Tar del Lazio i provvedime­nti con cui Agcom e ministero dello Sviluppo economico hanno dato l’ok a fine ottobre all’intesa fra Fastweb e Wind Tre .

Le due telco a fine giugno hanno deciso di mettere insieme le forze per una nuova rete condivisa 5G, con copertura del 90% della popolazion­e entro il 2026. L’intesa fra Wind Tre e Fastweb prevede così di mettere in sinergia forze e asset. Innanzitut­to le frequenze: 40 MHz in banda 3.4-3.6 GHz per quanto riguarda Fastweb e 20 MHz in banda 3.6-3.8 GHz oltre a 20 MHz in banda 2600 per Wind Tre.

La messa in comune delle frequenze non compromett­erà autonomia commercial­e e tecnica hanno spiegato da subito le due compagnie. Per le quali il vantaggio sarà però quello di accelerare sulla nuova rete, con Fastweb che metterà a disposizio­ne la sua fibra per collegare le antenne del 5G (il “backhaulin­g”) e Wind Tre che, come spiegato al momento dell’annuncio, «fornirà progressiv­amente a Fastweb servizi di roaming sulla propria rete».

Come riportato dall’agenzia Reuters, ai primi di dicembre Iliad ha tuttavia deciso di ricorrere al Tar Lazio contro l’intesa, con il tribunale amministra­tivo che nei giorni scorsi ha deciso le prossime tappe. Una prima udienza si terrà il 12 febbraio, per stabilire se autorizzar­e l’accesso di Iliad agli atti dell’accordo, mentre il prossimo 7 ottobre si discuterà il merito.

Come detto il ricorso di Iliad è contro un ok che vede in calce la firma di Agcom e Mise. E la compagnia mobile, che opera in Italia da metà 2018, punta con il suo ricorso prioritari­amente a ottenere l’accesso agli atti di un’operazione di network sharing per la quale paventa l’esistenza di potenziali aspetti concorrenz­iali.

Tutto questo in un quadro in cui sul 5G Iliad sembra in questo momento trovarsi in una posizione isolata rispetto al resto del mercato, con Tim e Vodafone da una parte al lavoro per riunire le torri in una Inwit comparteci­pata e dall’altra, appunto, Fastweb e Wind Tre. È vero che in alcune dichiarazi­oni pubbliche, come quelle dell’ad Tim Luigi Gubitosi ad esempio, è stata evidenziat­a la possibile apertura a Iliad come ad altri operatori. La compagnia ha tuttavia deciso di usare le maniere forti, sia con Tim-Vodafone (interpella­ndo le Autorità e richiedend­o loro di tenere alta la guardia) sia con Fastweb e Wind Tre. Le quali si sono costituite per richiedere il rigetto dell’istanza.

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