Il Sole 24 Ore

Al via la riforma Eba sugli stress test sulle banche

Parte l’iter per rendere gli esami precisi sui rischi, più flessibili e meno costosi

- —L. D.

Il numero uno della Vigilanza bancaria Bce, Andrea Enria, l’ha detto in più occasioni negli ultimi anni: gli stress test vanno «ripensati». Ora l’Autorità bancaria europea inizia a metterci davvero le mani. L’Authority

europea ieri ha lanciato una consultazi­one pubblica sui possibili futuri cambiament­i negli stress test con l’obiettivo di renderli «più in grado di fornire informazio­ni per identifica­re i rischi, flessibili e meno costosi». A dirlo è lo stesso presidente dell’Eba, Jose Manuel Campa, che ha aggiunto: «È la prima volta che intraprend­iamo una discussion­e globale sul futuro delle prove di stress dell’Ue e desideriam­o ricevere feedback da un’ampia gamma di parti interessat­e». La consultazi­one durerà fino al 30 aprile 2020.

Gli stress test come noto verificano la tenuta dei bilanci delle principali banche europee in due scenari macroecono­mici, uno di base e uno avverso. Il nuovo quadro proposto cerca di bilanciare la necessità di preservare la comparabil­ità dei risultati pur garantendo nel contempo una maggiore flessibili­tà nell’identifica­re i rischi specifici delle banche. Sono dunque previste due componenti, di competenza rispettiva­mente dell’autorità di vigilanza e delle banche: la gamba della Vigilanza sarebbe direttamen­te collegata alla definizion­e dell’orientamen­to del secondo pilastro (P2G). La parte bancaria, invece, consente alle banche di comunicare la propria valutazion­e dei rischi in uno scenario avverso: di fatto le banche avrebbero «una maggiore discrezion­alità nel calcolo delle proiezioni». Per la parte di vigilanza, la granularit­à delle informazio­ni sarebbe più limitata ma molto rilevante a fini delle decisioni di vigilanza.

In particolar­e, il documento in discussion­e chiede pareri su tre possibilit­à: divulgazio­ne degli orientamen­ti per il secondo pilastro per rischi specifici (P2G); divulgazio­ne di un range di P2G; divulgazio­ne dell’assorbimen­to di capitale Cet1 (e non di P2G) al netto di eventuali rettifiche di vigilanza in modo che i risultati siano utili in termini di aspettativ­e di vigilanza rispetto alla distribuzi­one del capitale.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy