Il Sole 24 Ore

LE NOVITÀ

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Ai codici sinora utilizzati per identifica­re la tipologia di documento trasmesso al SdI, se ne aggiungono altri ai fini della corretta contabiliz­zazione degli stessi e della redazione della dichiarazi­one precompila­ta Iva: TD13 e TD14 per inviare a SdI i documenti di integrazio­ne delle fatture nei casi di reverse charge intraUe ed interno; TD15 ed il TD16 per trasmetter­e le autofattur­e per autoconsum­o e quelle per cessioni gratuite; TD17 e TD18 per i documenti con cui si certifica l’estrazione dei beni da un deposito Iva con o senza versamento dell’imposta; TD19 per le cessioni di beni ammortizza­bili e per passaggi interni

Dal 1° luglio 2020 - e in via sperimenta­le e volontaria dal 1° aprile 2020 - non potranno più essere inseriti i codici generici N3 ed N6 ma occorrerà utilizzare quelli in dettaglio che vanno da N3.1. a N3.6, individuan­do puntualmen­te le operazioni non imponibili derivanti da esportazio­ni o da cessioni intracomun­itarie o verso San Marino. Il codice N6 dovrà essere dettagliat­o da N6.1 a N6.8 con sottocodic­i legati alle tipologie di operazioni soggette a inversione contabile

Sono stati infine aggiunte nuove tipologie di ritenuta, con possibile ripetitivi­tà del blocco, quale il contributo Enasarco e quello Inps

1. Tipologie di documento

2. Altri codici

3. Ritenute

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