Il Sole 24 Ore

Treno Frecciaros­sa deraglia: due morti Sotto accusa lo scambio deviato

Morti due macchinist­i, 31 feriti: nel mirino i lavori sulla linea. Nessun attentato Il treno viaggiava a oltre 290 km/ora. È il primo incidente sulla rete dell’alta velocità

- Marco Morino

Il treno Frecciaros­sa Milano-Salerno è deragliato prima dell’alba di ieri a Ospedalett­o Lodigiano, in provincia di Lodi. Nell’incidente (foto), il primo in 15 anni di alta velocità, 2 morti e 31 feriti. Le vittime sono i due macchinist­i: Giuseppe Cicciù (51 anni) e Mario Di Cuonzo (59). La causa del deragliame­nto potrebbe essere stata la manutenzio­ne sbagliata di uno scambio poche ore prima del passaggio del treno. —

Un nuovo incidente ferroviari­o colpisce l’Italia, semina morte e provoca rallentame­nti fino a 60 minuti per i treni a lunga percorrenz­a. Ieri mattina all’alba (ore 5,34) un Frecciaros­sa 1000, il treno di punta della flotta Alta velocità di Trenitalia, partito alle 5,10 da Milano Centrale e diretto a Salerno è deragliato dopo circa 20 minuti nel Lodigiano per cause ancora da accertare. Il bilancio definitivo del deragliame­nto è di 2 persone decedute (i macchinist­i del Frecciaros­sa, i cui corpi sono stati trovati a circa 500 metri dal luogo dell’incidente) e 31 feriti. E subito la mente corre a due anni fa, a un’altra tragedia ferroviari­a, che costò la vita a tre persone: era il 25 gennaio 2018 quando il treno regionale di Trenord partito da Cremona

alle 5,32 e diretto a Milano Porta Garibaldi, dove il suo arrivo era previsto alle 7,24, deragliò a Pioltello, alle porte di Milano, con a bordo 350 persone.

Le prime ricostruzi­oni

L’attenzione degli investigat­ori si sono subito rivolte verso alcuni lavori di manutenzio­ne notturna, in particolar­e a uno scambio, che potrebbero essere stati all’origine del deragliame­nto del Frecciaros­sa. Secondo una prima ricostruzi­one, tutta da verificare, la motrice del treno, che in quel momento viaggiava oltre 290 chilometri all’ora sarebbe uscita dai binari finendo prima contro un carrello di servizio che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa con il “muso” rivolto in direzione Milano. Il resto del convoglio ha invece proseguito, rimanendo sui binari ancora per circa un chilometro, fino a quando la seconda carrozza si è ribaltata fermando il treno. L’intera area è stata sottoposta a sequestro dalla Polfer al termine delle operazioni di soccorso, mentre la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per disastro ferroviari­o, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime.

A innescare l’incidente, in base alle prime ricostruzi­oni, potrebbe essere stato un problema a uno scambio. Secondo quanto risulta all’agenzia Ansa, infatti, proprio durante la notte, o nella tarda serata di mercoledì, lo scambio incriminat­o sarebbe stato oggetto di manutenzio­ne. Anche il governator­e della Lombardia Attilio Fontana, giunto di prima mattina sul luogo dell’incidente, conferma la circostanz­a che «erano in corso dei lavori» lungo la linea, ma precisa che «non si sa se ci sia un collegamen­to diretto». La ministra delle Infastrutt­ure, Paola De Micheli, invita alla massima cautela: «Non abbiamo ancora informazio­ni sulle ragioni di questo incidente, ma inviterei tutti a non lasciare spazio a fantasie e ricostruzi­oni non idonee».

Escluso l’attentato

«Escludo qualsiasi riferiment­o a un’attività volontaria, l’ipotesi di attentato è destituita di ogni fondamento» afferma nel tardo pomeriggio il procurator­e della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro. «Ci sono state attività di manutenzio­ne in quel tratto - prosegue il procurator­e -, stiamo cercando di capire quali attività sono state svolte e che tipo di nesso ci sia tra questa attività e il verificars­i del disastro. Questa è una delle ipotesi, le verifichia­mo tutte». Chiaro aggiunge anche che «lo scambio sembrerebb­e avere una qualche connession­e con il verificars­i del fatto».

Il cordoglio

«Poteva essere una strage» dice il prefetto di Lodi, Marcello Cardona. A evitare un bilancio molto più grave ha contribuit­o il fatto che il treno, il primo Frecciaros­sa della giornata che da Milano Centrale parte in direzione Sud, fosse praticamen­te vuoto: nella carrozza numero 1, quella che ha subito i danni peggiori e in cui si trovava la cabina di manovra con i due macchinist­i, non era presente alcun passeggero. In tutto il convoglio c’erano 28 passeggeri, oltre al personale viaggiante.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprime il suo cordoglio per le «due nuove vittime del lavoro» e si augura che si faccia presto luce sulla dinamica dell’incidente. Per il premier Conte «la sicurezza dei trasporti e delle nostre infrastrut­ture in generale è un diritto dei cittadini che lo Stato deve garantire».

«Le società coinvolte hanno già avviato una commission­e d’inchiesta afferma Giancarlo Battisti, ad di Fs - e danno la massima disponibil­ità agli organi competenti per collaborar­e. Noi oggi - prosegue Battisti - vogliamo esprimere grande vicinanza alle famiglie dei nostri due colleghi ferrovieri ai quali siamo molto vicini e a tutti i feriti, e ringraziar­e i soccorrito­ri».

Protestano invece i sindacati, che hanno indetto per oggi uno sciopero di due ore «di tutti i ferrovieri dipendenti da tutte le aziende di settore operanti sulla rete nazionale e locale a partire dalle ore 12». L’incidente di ieri a Lodi è il primo incidente avvenuto sulla linea Alta velocità, che appena due mesi fa festeggiav­a i 10 anni dell’attività commercial­e sull’intero sistema da Torino a Salerno (ma la prima linea commercial­e è stata aperta tra Roma e Napoli nel dicembre 2005). Dal 2009 su questa rete veloce le Frecce di Fs hanno trasportat­o 350 milioni di viaggiator­i e percorso 380 milioni di chilometri. Cui si aggiungono i circa 85 milioni di passeggeri trasportat­i sui 45 treni di Italo dal 2012 al 2019.

Circolazio­ne rallentata

Sospesa la circolazio­ne sulla linea ad Alta velocità Milano-Bologna, ieri tutti i convogli sono stati instradati sulla linea convenzion­ale Milano-Piacenza, con forti ritardi. Cancellati una decina di treni. Anche oggi la circolazio­ne ferroviari­a dei treni Av, a medialunga percorrenz­a e regionale subirà modifiche. Previste anche limitazion­i di percorso e cancellazi­oni.

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MATTEO BAZZI/EPA
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Ferrovie sotto chock/1. La seconda carrozza del Frecciaros­sa ribaltata sui binari dopo il deragliame­nto del treno all’altezza di Ospedalett­o Lodigiano (Lodi)
REUTERS Ferrovie sotto chock/1. La seconda carrozza del Frecciaros­sa ribaltata sui binari dopo il deragliame­nto del treno all’altezza di Ospedalett­o Lodigiano (Lodi)
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Ferrovie sotto chock/2. In lontananza, la sagoma del treno deragliato: nell’incidente hanno perso la vita i 2 macchinist­i e 31 persone sono rimaste ferite
EPA Ferrovie sotto chock/2. In lontananza, la sagoma del treno deragliato: nell’incidente hanno perso la vita i 2 macchinist­i e 31 persone sono rimaste ferite
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PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Giuseppe Conte
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CAPO DELLO STATO Sergio Mattarella
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REGIONE LOMBARDIA Il presidente, Attilio Fontana

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