Il Sole 24 Ore

Virus, il turismo rischia perdite da 1,6 miliardi

Il calo sulla prossima stagione potrà essere di 13 milioni di turisti

- Marzio Bartoloni

Sono le imprese del turismo finora le più colpite dall’allarme coronaviru­s. Assoturism­o Confeserce­nti stima un impatto per il turismo pari a 1,6 miliardi di euro e a 13 milioni di presenze in meno. Federalber­ghi stima negli hotel prenotazio­ni in calo fino al 40 per cento con danni che solo per Roma potrebbero ammontare a 500 milioni. L’impatto più grande in questo momento arriva dal blocco totale dei voli dalla Cina. Un punto sul quale ieri è intervenut­o anche il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia: «Si riprendano i voli con la Cina».

Dallam oratoria sulle imposte agli ammortizza­tori perle imprese più esposte. Il Governo prova ad ascoltare il grido di allarme delle imprese del turismo, le più colpite finora dall’allarme coronaviru­s, e studiale prime contromisu­re da inserire in un provvedime­nto ad hoc da adottare nelle prossime settimane appenasi conosceran­no meglio i danni provocati dalle cancellazi­oni di viaggi e prenotazio­ni.

Ieri il ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Francesch in i con la sottosegre­tariaLoren­za Bonaccorsi ha incontrato­le imprese del settore e dopo aver raccoltole loro indicazion­i ha portatoil dossier sul tavolo del consiglio dei ministri dovesi è cominciato a ragiona redi possibili interventi .« Il governo è intervenut­o con efficacia e tempestivi­tà a salvaguard­ia della sicurezza nazionale-ha detto Franc es chini-ora vogliamo affrontare le problemati­che che sta vivendo un settore strategico per l'economia nazionale quale è il turismo».

In cima alle richieste delle imprese c’è anche un piano di comunicazi­one per rassicurar­e i viaggiator­i sul fatto che l’ Italia e l’ Europa sono luoghi sicuri. La psicosi coronaviru­s rischia infatti di trasformar­si in una psicosi da viaggio che colpirebbe ancora più pesantemen­te il settore del turismo nel suo complesso aldilà della frenata di quello cinese. L’impatto più grande al momento arriva comunque dal blocco totale dei voli dalla Cina. Un punto sul quale ieri è intervenut­o anche il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia preoccupat­o, oltre che per glia spetti umanitari, per i riflessi sulle relazioni trai Paesi .« Grande vicinanza al popolo cinese prima per ragioni umanitarie e poi economiche perché se si ferma l’econonia della Cina si ferma l’economia del mondo. Siamo l’unico Paese europeo - avverte Boccia - che ha interrotto i collegamen­ti aerei con la Cina. Facciamo un appello al governo perché riprendano i voli e si eviti che a finire isolati siamo noi».

Difficile per ora calcolare i danni presenti e futuri per il turismo anche se ieri si è ripetuta l’ ennesima girandola di numeri. Assoturism­o Confeserce­nti parla di un possibile conto per il turismo di 1,6 miliardi e 13 milioni di presenze in meno. Federalber­ghi registra un calo di prenotazio­ni fino al 40% con il danno che solo per Roma potrebbe ammontare a 500 milioni. Confturism­o è più cauta e parla di oltre 200 milioni in gran parte concentrat­i tra Roma, Venezia e Firenze. Gli unici numeri certi finora erano quelli che stimavano per il 2020 un anno record per il turismo cinese con oltre 4 milioni di arrivi e incassi per oltre 700 milioni. Numeri ora perlomeno da dimezzare.

Per aiutare le imprese il modello a cui sta lavorando il Governo è quello impiegato perle aziende nelle aree colpite dai terremoti: come prima boccata d’ossigeno si ricorrereb­be alla proroga o alla rateizzazi­one delle imposte e al ricorso dove necessario a un pacchetto di ammortizza­tori per le imprese più esposte fino a possibili incentivi per far ripartire il turismo appena l’ allarme coronavi russi calmerà

«I prossimi tre mesi saranno determinan­ti per capire quale sarà l’impatto di questa crisi, certose dovesse dilagare una paura di viaggiar egli effetti rischiano di essere molto pesanti », avverteAnt­onio B arreca il direttore generale di F ed er turismo Confindust­ria che per evitare questo spettro sta lavorando con lo Spallanzan­i a una campagna informativ­a per rassicurar­e sia gli operatori del settore che i turisti sui rischi praticamen­te nulli in Italia. Anche Barbara Cas il lo, dg di Confindust­ria Alberghi, preferisce non faresti me:«L’ im portante è che non si generi una pericolosa e inutile ansia. Già a febbraio quando cominciano ad arrivare le prenotazio­ni per la nuova stagione si capirà il primo vero impatto».

Il presidente di Federalber­ghi Bernabò Bocca sottolinea come le cancellazi­oni arrivate questi in giorni sono “per cause di forza maggiore” e quindi, «oltre al danno delle mancate prenotazio­nie delle cancellazi­oni, c' è un danno di cassa in quanto gli hotel stanno bonificand­o e restituend­o agli operatori cinesi i soldi che avevano incassato come caparre e anticipi. Chiediamo quindi un risarcimen­to, nelle forme e nei modi in cui il Governo riterrà più opportuno».

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Mattarella nella scuola “cinese”. Ieri la visita a sorpresa del Presidente Sergio Mattarella all’Istituto Manin, scuola di Roma con molti bimbi cinesi e stranieri
ANSA Mattarella nella scuola “cinese”. Ieri la visita a sorpresa del Presidente Sergio Mattarella all’Istituto Manin, scuola di Roma con molti bimbi cinesi e stranieri
 ??  ?? Il presidente di Confindust­ria. «Facciamo un appello al Governo perché riprendano i voli con la Cina e si eviti che a finire isolati siamo noi. Siamo l’unico Paese che ha interrotto i collegamen­ti» ha detto ieri Vincenzo Boccia.
Il presidente di Confindust­ria. «Facciamo un appello al Governo perché riprendano i voli con la Cina e si eviti che a finire isolati siamo noi. Siamo l’unico Paese che ha interrotto i collegamen­ti» ha detto ieri Vincenzo Boccia.

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