Concorsi Pa, a marzo i bandi unici
In arrivo dalla Funzione pubblica i modelli per nuove assunzioni
Arriveranno entro il 30 marzo i bandi tipo per i concorsi nella Pubblica amministrazione. L’obiettivo, fissato nell’agenda delle priorità che la ministra della Pa Fabiana Dadone ha presentato ieri al premier Conte, serve per dare gambe alla velocizzazione del reclutamento che rappresenta una delle priorità della macchina pubblica svuotata dai vecchi limiti al turn over e da quota 100. Non solo: il bando tipo dovrebbe aiutare a gestire in modo più ordinato le assunzioni, semplificando il panorama dei profili anche per incentivare le competenze necessarie all’evoluzione digitale della Pa.
La novità è rivolta soprattutto agli enti locali, e in particolare a quelli medio-piccoli che vogliono gestire in proprio le procedure ma spesso sono in difficoltà per la loro struttura esile. E agli enti in difficoltà si rivolge anche l’idea della task force per il supporto tecnico e giuridico alle amministrazioni che zoppicano con i conti: idea già da tempo presente alla Funzione pubblica, che ora però si concretizzerà anche grazie alla possibilità di utilizzare 40 milioni di euro disponibili all’interno del Pon Governance. Il bando è in preparazione.
Ma nell’agenda presentata dalla ministra si guarda anche alla semplificazione amministrativa, tema sempreverde che torna al centro delle priorità normative. Perché le procedure monitorate fin qui, circa 200, non bastano a completare il censimento della burocrazia da sfoltire. E secondo Palazzo Vidoni serve una nuova delega, da attuare in 18 mesi, per tagliare procedimenti e autorizzazioni inutili.
Nel programma entra anche il possibile menu del Memorandum da concordare con i sindacati, che oltre al rinnovo dei contratti guarda anche a percorsi di carriera e detassazione dei premi. Ma la disponibilità sindacale al confronto è ancora tutta da costruire.