Il Sole 24 Ore

Nei sistemi di controllo il deviatore risultava a posto

Possibile che chi ha inserito il dato nei server non abbia controllat­o bene

- Maurizio Caprino

«Confermato in posizione normale». È su questa frase, trovata nei sistemi informatic­i di Rfi, che si concentran­o le attenzioni degli inquirenti. Si riferisce alla nota di fine lavori sul luogo dell’incidente la notte prima della tragedia: annota che la squadra che aveva operato sullo scambio in corrispond­enza del quale il Frecciaros­sa è deragliato aveva confermato di averlo lasciato nella posizione che consente ai treni di andare diritto. Erano le 4,45 di giovedì. Tre quarti d’ora quel Frecciaros­sa sarebbe passato, primo fra tutti quelli programmat­i nella giornata.

In altre parole, i lavori erano stati interrotti proprio per consentire al traffico di fluire normalment­e. Per garantire questo, allo scambio era stata tolta la corrente elettrica, in modo da bloccarlo ed evitare azionament­i accidental­i. Ma naturalmen­te andava bloccato in posizione “diritto” e non in quella che deviava i treni sul binario “di servizio” parallelo del posto di manutenzio­ne di Livraga. In questo modo, normalment­e la circolazio­ne viene autorizzat­a come se fosse quella ordinaria, quindi senza particolar­i limiti di velocità.

Qualcuno si è preso la responsabi­lità di attestare sul sistema informatic­o che in effetti quel deviatoio fosse stato bloccato in quella posizione. Ma il fatto che la motrice del Frecciaros­sa sia uscita dai binari proprio in quel punto autorizza gli inquirenti a sospettare che in realtà chi ha inserito quella nota nel sistema non abbia controllat­o bene o si sia fidato di qualcuno che gli aveva riportato un’informazio­ne sbagliata. Ora si tratterà anche di capire se chi aveva lavorato l’altra notte su quello scambio avesse tutte le qualificaz­ioni necessarie.

La nota inserita nel sistema informatic­o dice pure che il principale dispositiv­o di sicurezza della linea (l’Ertms, in grado anche di fermare automatica­mente i convogli quando rileva un’anomalia) non poteva funzionare: un deviatoio sul quale è stata staccata la corrente elettrica non trasmette più segnali. Quindi non è in grado di “avvisare” il treno di arrivo che qualcosa non va. Questo limite nel sistema rende determinan­te il ruolo di chi si accerta che lo scambio sia nella posizione corretta.

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Schermata. La nota di fine lavori sui sistemi di controllo linea, anticipata ieri dal Sole24Ore.com

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