Nei sistemi di controllo il deviatore risultava a posto
Possibile che chi ha inserito il dato nei server non abbia controllato bene
«Confermato in posizione normale». È su questa frase, trovata nei sistemi informatici di Rfi, che si concentrano le attenzioni degli inquirenti. Si riferisce alla nota di fine lavori sul luogo dell’incidente la notte prima della tragedia: annota che la squadra che aveva operato sullo scambio in corrispondenza del quale il Frecciarossa è deragliato aveva confermato di averlo lasciato nella posizione che consente ai treni di andare diritto. Erano le 4,45 di giovedì. Tre quarti d’ora quel Frecciarossa sarebbe passato, primo fra tutti quelli programmati nella giornata.
In altre parole, i lavori erano stati interrotti proprio per consentire al traffico di fluire normalmente. Per garantire questo, allo scambio era stata tolta la corrente elettrica, in modo da bloccarlo ed evitare azionamenti accidentali. Ma naturalmente andava bloccato in posizione “diritto” e non in quella che deviava i treni sul binario “di servizio” parallelo del posto di manutenzione di Livraga. In questo modo, normalmente la circolazione viene autorizzata come se fosse quella ordinaria, quindi senza particolari limiti di velocità.
Qualcuno si è preso la responsabilità di attestare sul sistema informatico che in effetti quel deviatoio fosse stato bloccato in quella posizione. Ma il fatto che la motrice del Frecciarossa sia uscita dai binari proprio in quel punto autorizza gli inquirenti a sospettare che in realtà chi ha inserito quella nota nel sistema non abbia controllato bene o si sia fidato di qualcuno che gli aveva riportato un’informazione sbagliata. Ora si tratterà anche di capire se chi aveva lavorato l’altra notte su quello scambio avesse tutte le qualificazioni necessarie.
La nota inserita nel sistema informatico dice pure che il principale dispositivo di sicurezza della linea (l’Ertms, in grado anche di fermare automaticamente i convogli quando rileva un’anomalia) non poteva funzionare: un deviatoio sul quale è stata staccata la corrente elettrica non trasmette più segnali. Quindi non è in grado di “avvisare” il treno di arrivo che qualcosa non va. Questo limite nel sistema rende determinante il ruolo di chi si accerta che lo scambio sia nella posizione corretta.