Infrastrutture, ricerca e 5G per lo sviluppo dell’Abruzzo
Infrastrutture, per collegare l’Abruzzo al resto d’Italia. Innovazione e ricerca, collegamento più stretto tra le grandi aziende e le pmi. Il dopo terremoto, con cui bisogna ancora fare i conti, è stato il tema del convegno organizzato da Confindustria l’Aquila Abruzzo Interno, per una riflessione a dieci anni dal sisma (6 aprile 2009). «Il territorio ha bisogno di una accelerazione rilevante, non può essere escluso dal resto del paese», ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Vanno rilanciate le infrastrutture, ha sottolineato Boccia, una questione che riguarda non solo l’Abruzzo, ma l’Italia e l’Europa: «Sono la grande priorità del paese, insieme ad un piano inclusione giovani e la semplificazione. L’Italia non deve essere periferia d’Europa. Occorre realizzare una grande rete infrastrutturale anche nella Ue, con un piano da mille miliardi di euro, da realizzare in pochi anni e da finanziare con eurobond». Il post terremoto «con l’azione pubblica che è rimasta indietro», ha continuato il presidente di Confindustria, è la riprova di come sia importante la questione temporale, in quanto tempo si realizzano gli obiettivi. L’incontro, ha sottolineato il presidente di Confindustria L’AquilaAbruzzo Interno, Riccardo Podda, è stato voluto per delineare una strategia di rilancio. «Dobbiamo progettare un’azione di marketing territoriale, anche grazie alla disponibilità dei fondi del 4%; c’è il tema della certezza di finanziamenti per la ricostruzione della città dell’Aquila e del cratere; il Digital Innovation Hub; il rafforzamento del sistema creditizio e lo sviluppo del turismo. Oltre a strumenti di incentivazione e burocrazia zero per l’apertura di nuovi stabilimenti produttivi». Istanze condivise dal presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi, e che ieri le istituzioni hanno raccolto: il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha confermato che in due anni l’Abruzzo avrà il 5G; il sindaco Pierluigi Biondi, ha sottolineato il ruolo importante delle città medie, augurandosi che l’Aquila possa essere capitale della cultura 2021, ed ha lanciato un appello al presidente di Confindustria per collaborare. Per il professore della Luiss Business School, Matteo Caroli, il territorio dovrebbe puntare sull’economia circolare come traiettoria di sviluppo.