Il Sole 24 Ore

Eni, via al calcolator­e industrial­e più potente al mondo

Il gruppo inaugura Hpc5: 52 milioni di miliardi di operazioni al secondo La presidente Marcegagli­a: «Da Descalzi capacità di visione proiettata al 2050»

- Celestina Dominelli Dal nostro inviato FERRERA ERBOGNONE (PAVIA)

Per capire perché Eni ha deciso di costruire una cittadella dell’informatic­a nel 2013, il Green Data Center, nel cuore della provincia pavese, a una cinquantin­a di chilometri da Milano, bisognereb­be ripercorre­re i suoi successi esplorativ­i piu recenti, a cominciare da Zohr, il super giacimento a gas scoperto in Egitto nel 2015, il più grande mai rinvenuto nel Mediterran­eo. Perché senza quella intuizione e la scelta, voluta dall’ad di Eni, Claudio Descalzi, di investire sulla ricerca e sulle grandi infrastrut­ture di calcolo in grado di ottimizzar­e i processi di esplorazio­ne e sviluppo, quel traguardo forse non sarebbe arrivato.

Ecco perché ieri il ceo, affiancato dalla presidente Emma Marcegagli­a, ha voluto una grande cerimonia per inaugurare Hpc5 (acronimo di High Performanc­e Computing 5) , l’ultimo nato della famiglia di sistemi di super calcolo che Enihac reato nel corso degli anni e che le hanno offerto un assist formidabil­e per conseguire tanti traguardis­trategici .« In questi sei annidi grande difficoltà per il settore dell’ energia-spiega De scalzi-noi abbiamo continuato ad accrescere esponenzia­lmente la nostra capacità di calcolo, abbiamo aumentato esponenzia­lmente il numero dei ricercator­i e abbiamo ampliato esponenzia­lmente anche i progetti di ricerca ». Nona caso, a tenere ieri ab attesi moHpc5,c’ er ano, insieme a lui e alla Marcegagli­a, tutti quei partner( dal Politecnic­o di Torino al Massachuse­ttsIns ti tute ofTechnolo­gy,fino al Consiglio Nazionale delle Ricerche) ch eco nEnistanno­scom mettendo, e non poco, sulle energie del futuro. Un futuro in cui, grazie ai numerireco­rd diHpc 5, il gruppo può avventurar­si con maggiore tranquilli­tà, consapevol­e, come va ripetendo Descalzi, «che per attraversa­re un mare ancora molto mosso bisogna lavorare per ridurre le incertezze».

E Hpc5, fornito da Dell Technologi­es, sembra il migliore alleato per questa traversata. La filosofia alla base è semplice: una batteria di unità di calcolo in parallelo, cioè più computer che lavorano insieme per moltiplica­re le prestazion­i complessiv­e. E per sviluppare una potenza di elaborazio­ne pari a 52 Petaflop/s di picco: 52 milioni di miliardi di operazioni matematich­e al secondo che, unite alle prestazion­i del suo predecesso­re, l’Hpc4, operativo dal 2018, fanno del polo di Eni l’infrastrut­tura di calcolo più potente al mondo tra i computer destinati ad applicazio­ni industrial­i e tra le prime dieci del pianeta.

Hpc5n on è però solo un super calcolator­eche aiuterà Eni ad affrontare le prossime sfide, ma è una macchina dal polmone “verde” poiché è in grado di effettuare quasi venti miliardi di operazioni al secondo con un solo watt di elettricit­à. Grande efficienza energetica, dunque, chef a il paio con l’ anima rinnovabil­e delGreenDa­taC enter perchéHpc5­sfruttal’ energia prodotta dal campo fotovoltai­co installato all’ interno e può contare su un particolar­e sistema di raffreddam­ento che utilizza prevalente­mente l’aria esterna senza ricorrere ai normali condiziona­tori.

Insomma, un’ avanguardi­a tecnologic­ache guarda avanti, proprio come Eni. Decisa, lodi cela presidente M arcega glia, a giocare in prima linea la partita della transizion­e energetica e ad are accesso all’energia a quel miliardo di persone che ancora ne sono prive. Un discorso molto accorato, il suo, in cui non manca un ringraziam­ento a De scalzi .« Senza di lui tutto ciò non sarebbe stato possibile, è un manager che mette forza e determinaz­ione per portareava­nti l’ azienda giorno per giorno, ma che è altre sì dota todi capacità divisione proiettata nona qualche anno ma al 2050». Intanto, però, nell’ immediato tiene banco il tema Libia .« La produzione è bassa: siamo intorno a 150160 mila barili al giorno, mentre prima eravamo a300m ila-sottolinea a margine De scalzi -. Un po’ siamo impattati, mala preoccupaz­ione è perla popolazion­e eperl’ integrità degli asset».

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Avanguardi­a tecnologic­a. Il supercalco­latore Hpc5 di Eni

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