Il Sole 24 Ore

Turingia costretta ancora al voto per lavare la macchia dell’AfD

Si dimette il premier eletto con l’appoggio della Cdu e dell’estrema destra Merkel chiamata a fare chiarezza all’interno del suo stesso partito

- Isabella Bufacchi Dal nostro corrispond­ente FRANCOFORT­E

Un premier liberale dell’Fdp eletto a sorpresa in Turingia con l’appoggio del partito di estrema destra AfD (Alternativ­e für Deutschlan­d) e la complicità, forse involontar­ia, sicurament­e maldestra, della Cdu, ha fatto scoppiare ieri un nuovo terremoto politico in Germania, con l’epicentro a Erfurt, la capitale del piccolo Land, e forti scosse che sono arrivate prima a Berlino e poi si sono estese fino a Pretoria, in Sud Africa, raggiungen­do Angela Merkel in visita ufficiale. Per provare a cancellare questa «macchia», così l’ha chiamata ieri il «premier per un giorno» Thomas Kemmerich, la Turingia tornerà al voto, invocato ieri tanto dai liberali quanto dai cristiano-democratic­i in una scomposta retromarci­a. Correndo però il rischio che sul terreno elettorale scivolosis­simo della Turingia, la macchia, invece di sparire, si opacizzerà o si allargherà ancor di più su Cdu e Fdp, i due partiti che sia pur per poche ore hanno fatto l’errore «imperdonab­ile» di sedursi allo stesso tavolo con AfD, il solo vincitore di questo «brutto giorno per la democrazia» come l’ha definito Angela Merkel.

Mai finora, dal Dopoguerra, un primo ministro a livello di Stato-Regione era stato eletto con il sostegno della destra più xenofoba e con malcelate derive naziste. A creare questo precedente, per caso o per sciagurata coincidenz­a, è stata proprio la Turingia, tristement­e ricordata ieri dai commentato­ri politici tedeschi come la prima regione dove nel 1930 fu nominato un ministro nazista. Lo stesso micro-Land, tuttavia, che con i suoi 2,2 milioni di abitanti sugli 83,6 milioni dell’intera popolazion­e tedesca, poco più di tre mesi fa - il 27 ottobre - ha sancito la scalata dell’estrema destra con l’esito di elezioni regionali che hanno fatto il giro del mondo: il raddoppio di AfD dal 10,6% dei voti del 2014 al 23,4%, secondo partito dopo Die Linke e una Cdu, surclassat­a e umiliata, scesa al terzo posto.

Anche l’elezione di Kemmerich e le sue dimissioni-lampo hanno tutto il potenziale di riuscire a fare il giro del mondo. Tanto per cominciare il pasticcio a Erfurt ha costretto Angela Merkel, in visita ufficiale in Sud Africa, a fare uno strappo alla regola proprio lei che non ama colpi di scena - per rilasciare non solo un commento sulla politica interna ma per annunciare una sorta di diktat al suo partito, nel corso di una conferenza stampa a Pretoria che sarebbe dovuta essere dedicata interament­e alla politica estera in Africa come il protocollo tedesco vuole. L’elezione del liberale Kemmerich in Turingia è «imperdonab­ile», ha detto la cancellier­a, per poi andare ben oltre e indicare la strada da seguire: la nomina di un presidente con l’appoggio esterno dell’ultradestr­a Afd, «va revocata», ha ammonito, mentre in Turingia non era ancora chiaro se Kemmerich avrebbe provato a formare un governo di minoranza Fdp-Cdu senza dare incarichi ad AfD: un’idea insensata, perché gli unici partiti in Turingia ad aver eretto un muro invalicabi­le nei confronti dell’estrema destra sono stati proprio i tre dell’uscente governo rosso-rosso-verde Die Linke, Spd e Verdi. Nessuno dei tre avrebbe mai appoggiato un governo Kemmerich, macchiato dal voto AfD.

La cancellier­a non ha avuto scelta, se non quella di vestire di nuovo i panni della leader della Cdu, e riprendere in mano per un momento le redini lasciate troppo lente nelle mani di Annegret Kramp-Karrenbaue­r. Prima di imbarcarsi per il volo di 12ore per il Sud Africa, lo spoglio del voto delle elezioni del premier in Turingia era ancora in corso.

L’”ammutiname­nto” della Cdu perchè di questo si tratta - è venuto a galla mentre la Merkel trasvolava

 ??  ?? La protesta. «Non è il mio premier». Cittadini di Erfurt hanno manifestat­o contro l’elezione di Thomas Kemmerich
EPA
La protesta. «Non è il mio premier». Cittadini di Erfurt hanno manifestat­o contro l’elezione di Thomas Kemmerich EPA

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy