Proprietà intellettuale: la chance del reshoring
Per reshoring si intende il ritorno delle produzioni nei Paesi dioriginedopounalungafasedidelocalizzazioneversopaesidoveilcostodellavoroèinferiore.Ifattorichehannodeterminato, a partire dal 2010, questa inversione di tendenza sono vari e noti, dalla diminuzione del gap salariale a quelli logistici e geopolitici (si pensi all’impatto del coronavirus).
Un fattore importante, ma meno conosciuto, è il rischio, divenuto sempre più insostenibile, di diluzione/perdita di know-how attraverso la delocalizzazione degli impianti produttivi. In un ventennio di globalizzazione la delocalizzazione ha comportato il trasferimento di una immensa quantità di sapere produttivo, in particolare verso la Cina, grazie alla “porosità” di quell’immenso ecosistema. L’esempio più visibile è il boom della telefonia mobile cinese e più in generale delle tecnologie di telecomunicazioni, che non sarebbe stato possibile in così poco tempo senza le delocalizzazioni da parte dei grandi players occidentali del settore. La concorrenza è basata sulla innovazione tecnologica e questa a sua volta costituisce il cuore immateriale ed in gran parte segreto delle imprese. Nell’economia 4.0 è sempre più difficile e rischioso separare questo cuore di know-how strategico dal corpo produttivo dell’impresa.