Il Sole 24 Ore

Lo stile mediterran­eo sposa il tessuto tecnico: la giacca non si stira più

- Chiara Beghelli

Osservare l’andamento del fatturato di Harmont & Blaine è come trovarsi di fronte al clivo, in salita, di una montagna: per il 2019 l’azienda nata nel 1995 a Caivano (Napoli) stima ricavi fra i 93 e i 94 milioni di euro, aumentati costanteme­nte, e di quasi il 118%, rispetto al 2009.

«Abbiamo quasi 25 anni mala nostra curva di crescita è appena all’ inizio. Abbiamo potenziali­tà enormi », spiega Paolo Monte fusco, ad dell’ azienda fondata insieme ai suoi tre fratelli. Una crescita che quest’ anno è passatasi adalr eta il, composto da 140 monomarca e s ho pinshopn el mondo, sia dallo sviluppo inarrestab­ile dell’ecommerce, curato da Giglio Gro up e che anche nel 2019 è salito del 30%. Proseguono anche le collaboraz­ioni con le Galeries Lafayette ed El Corte Ingles: «Sono due leader, Glf per la qualità dell’offerta, l’altro per la capillarit­à della sua diffusione–spiegaMont­efusco

-. Peraltro Spagna e Franciason­o i nostri primi mercati dopo l’ Italia ». Proprio per l’ Italia c’ è un’ importante novità :« In primavera apriremo a Roma il nuovo flagship, il secondo dopo quello di Milano-spie gal’ ad, che guardando a Oriente ammette preoccupaz­ione per l’ impatto del corona virus in Cina :« Ma temo più per un rallentame­nto del pil globale che per il nostro marchio».

Ma come accade nella vita, dall’ imprevedib­ile ci si difende con la progettual­ità, che per Harmont&Blaine quest’anno si concentra molto anche sul fronte creativo. A gennaio, il marchio del bassotto è tornato a presentare la collezione­AI 2020 a Milano, lasciando il Pitti, «dove ci siamo sempre trovati benissimo–sottolinea­il manager -. Ma tornare a Milano è stata una dichiarazi­one di fiducia nella città come capitale della moda mondiale insieme a Parigi». A Milano Harmont&Blaine ha portato anche la nuova collezione Athleisure, che reinterpre­ta in senso sport y-casual lo stile mediterran­eo del marchio: creazioni di spicco, la M ove Jack et in materiale softshell, idrorepell­ente e tagliavent­o, lama glia Blaine in lana ecash mere lavorati in3d,l agi a cc aWash& Travel che non necessita di stiratura. «L’ Ath lei su rep unta ad attrarre anche consumator­i più giovani - spiega Montefusco–,cheperaltr­osono attenti alla sostenibil­ità, nella quale stiamo investendo a partire dall’ uso di tessuti di cotone bi o e cashmere riciclato».

La collezione maschile genera la maggioranz­a delle vendite, ma l’ aziendaha progetti anche per la donna e il bambino: «La collezione femminile ha rivelato ottime performanc­e,dunque vogliamo rafforzarl­a, con i primi lanci nel 2021. Anche il bambino, in licenza, va benissimo e oggi genera ben 12 milioni del nostro fatturato». A 25 anni, potrebbe essere arrivato il momento per Harmont&Blaine di diventare un marchio lifestyle? «Sarebbe bello proporre eyewear, profumi, un alinea home-conclude-.Masiamo arrivati fin qui perché valutiamo con molta razionalit­à ogni investimen­to. Siamo un marchio internazio­nale,vogliamo diventare globale ».

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Contempora­neo. Un look Athleisure Harmont&Blaine

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