Per il crowdfunding nuove piattaforme tra Milano e New York
Rendimenti tra l’8 e il 10% per chi partecipa a raccolte fondi per edifici e riconversioni Le operazioni più recenti nel capoluogo lombardo e a Brooklyn
Il crowdfunding immobiliare è in fermento: arrivano nuovi player, sbarca all’estero e le “exit” ormai numerose confermano la bontà della soluzione a livello di rendimenti, sempre intorno all’8-10%. Che il settore sia interessante lo dimostra l’ampliamento della sezione “real estate” di CrowdFundMe, unica piattaforma quotata in Borsa, che ha già ospitato diverse campagne relative a società di servizi del real estate (tra cui CleanBnb, Locare, RentApp) e che adesso si apre direttamente ai progetti di sviluppo immobiliare.
Sino alla fine di marzo si può partecipare alla proposta di 4F Real estate, società che vede tra i fondatori Francesco Lionetti, in passato protagonista del lancio del co-working milanese 02Factory. Anche in questo caso il teatro delle operazioni è il capoluogo lombardo. Con un’unica raccolta (il minimo di 150mila euro è stato già coperto in poche ore) si finanziano due operazioni distinte, una finalizzata alla vendita di un edificio residenziale acquisito all’asta e ristrutturato, l’altra orientata all’utilizzo di un immobile centrale, ex uso ufficio, con la formula “affitto e subaffitto”, che genererà ricavi tramite lo short rent. Nel complesso, il Roi annuo stimato è dell’8%.
Nel segmento equity, Walliance si conferma leader di mercato. Secondo il report annuale elaborato da Starteed, ha messo a segno la campagna record 2019 in ambito equity-real estate, con oltre 3 milioni di euro raccolti per la riqualificazione di un ex istituto sui colli fiorentini, a Settignano. E il 2020 sarà un anno di ulteriore crescita, con un focus sull’estero. Si deve alla società veneta il primo progetto “extra continentale” di successo, con la raccolta portata a termine del giro di poche ore di 1,6 milioni di euro, per un progetto residenziale nel cuore di Brooklyn, a New York, selezionato con il contributo della società di consulenza Vivaldi Real Estate, dell’italiano Guido Pompilj. «E con la fondazione di Walliance France, quest’anno ci apriremo anche al mercato francese. L’obiettivo è dare la possibilità agli utenti di diversificare gli investimenti anche dal punto di vista geografico», ha commentato il ceo Giacomo Bertoldi. Inoltre, dal punto di vista societario, Walliance si è trasformata in spa, soluzione che in futuro potrebbe aprire la strada alla quotazione, e ha deliberato un aumento di capitale da 4 milioni di euro. Il portale, a quasi tre anni dal lancio, conta oggi 27mila utenti profilati, ha già raccolto oltre 17 milioni e ha portato a casa 4 exit, che hanno generato in media un Roi del 10,52 per cento.
È arrivata la prima exit anche per un’altra piattaforma equity molto attiva, Concrete Investing. Chi aveva investito sul progetto residenziale Torre Milano nel dicembre 2018, a inizio anno 2020 è stato remunerato con un rendimento definitivo dell’11,86%. L’anno scorso la piattaforma ha messo a segno 4 campagne di successo e stretto partnership con imprese quali Percassi e Borgosesia. E proprio il mese scorso ha chiuso nel giro di 24 ore la raccolta per un’altra operazione residenziale a Milano, Park Towers, sviluppata da Bluestone,
per due milioni di euro, oltre 150 adesioni e un rendimento annuale atteso del 18,36%. «Il nostro successo è la dimostrazione di quanto il crowdfunding catturi l’interesse di un largo numero di investitori, anche retail», dice il ceo Lorenzo Pedotti.
Tra le nuove operazioni, si muove ancora sull’Italia Crowdestate, principale piattaforma continentale che permette di investire in diversi Paesi e che offre la particolarità di poter scambiare le quote nei vari progetti, tramite la funzione “mercato secondario”. La raccolta riguarda un’operazione residenziale a Milano, ossia la trasformazione di un ufficio in tre monolocali di lusso, in zona centrale, con un ritorno atteso del 12% annuo. Sempre a Milano, Crowdestate ha già portato a termine tre exit, che hanno ripagato un rendimento compreso tra l’11% e il 12%, mentre nel complesso la piattaforma, nata nel 2014, su scala europea ha raccolto la bellezza di 87 milioni.
Vanno a gonfie vele anche le piattaforme italiane di tipo lending (la più nota è Housers, ma la proprietà è spagnola). Rendimento Etico, nel solo 2019, ha raccolto 6 milioni realizzando 26 progetti immobiliari, il 77% dei quali in Lombardia, coinvolgendo 2.754 finanziatori e con un rendimento medio annuo dell’11,7%. La piattaforma, focalizzata su immobili residenziali che stanno per finire all’asta, è riuscita anche ad azzerare i debiti di 17 famiglie in difficoltà. «Per l’intero 2020 l’obiettivo è raggiungere una raccolta di 10 milioni», afferma il fondatore, Andrea Maurizio Gilardoni.