Come dividere i costi per la terrazza all’ultimo piano
Tutti gli appartamenti di un’ala del mio condominio, di cinque piani fuori terra, hanno una terrazza al piano non a sbalzo ma sostenuta da pilastri. Questa architettura caratterizza l’estetica dell’edificio. Io abito all’ultimo piano e il condomino sottostante lamenta infiltrazioni sul soffitto della sua terrazza provenienti dalla mia. L’amministratore ritiene che il problema sia esclusivamente a mio carico, mentre io ritengo che la mia terrazza, essendo ultima della colonna, funga da copertura a tutte le terrazze sottostanti e vada considerata come un lastrico solare. Vi chiedo un consiglio per risolvere il problema col condomino e con l’amministratore.
G.F. - MILANO
Sulla base della descrizione del lettore pare corretto parlare di balconi incassati. Il fatto che siano sostenuti da pilastri, infatti, lascia pensare che le superfici scoperte abbiano una profondità notevole e, pertanto, tale che il balcone sovrastante rappresenti un’utile copertura per quello sottostante e ne migliori il grado di fruibilità.
Risulta giustificata l’applicazione del criterio di ripartizione delle spese dettato dalla legge per i solai: metà della spesa a carico del proprietario del balcone sovrastante, che è anche proprietario del pavimento, e metà della spesa a carico del proprietario del balcone sottostante, che si occuperà anche della parte del balcone sovrastante che gli fa da soffitto (ex articolo 1125 del
Codice civile). Esattamente quel che accade per le unità
immobiliari protette dai muri perimetrali. In mancanza di una pensilina che faccia da copertura per il balcone dell’ultimo piano – le cui spese di impermeabilizzazione si sarebbero ripartite tra tutti i proprietari dei balconi, esattamente come avviene per il tetto dell’edificio e come sostiene il lettore – il balcone dell’ultimo piano deve essere assimilato a una terrazza a livello, con applicazione analogica del criterio di ripartizione delle spese dettato dalla legge per i lastrici solari.