Pa e Authority, acquisti Ict e internet senza gara
Corsia dedicata per startup senza obblighi sui requisiti Il nodo delle forniture 5G
Niente gare per gli acquisti di beni e servizi Ict e di connettività dati da parte della Pubblica amministrazione. La speciale deroga - che riguarda anche tutte le Autorità indipendenti comprese la Consob, la commissione che vigila sulla Borsa, e la Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione - è valida fino al 31 dicembre 2020 e viene collegata all'esigenza di agevolare la diffusione di lavoro agile. Ma le motivazioni non sono bastate a evitare perplessità e divergenze politiche, fatte trapelare ufficiosamente anche da alcuni esponenti del partito di maggioranza Pd, per la norma promossa dal ministro grillino dell'Innovazione Paola Pisano. Ieri il partito d’opposizione Fratelli d'Italia, con il senatore Adolfo Urso, ha preannunciato emendamenti per «evitare che quanto previsto per la digitalizzazione della Pa diventi il “cavallo di Troia” per le aziende cinesi già oggetto della relazione del Copasir al Parlamento sul 5G». Le preoccupazioni di Fratelli d'Italia si riferiscono alla possibilità che, senza gara, i servizi vengano aggiudicati a raggruppamenti d'impresa che per la parte hardware legata alla connettività dati si avvalgono di apparati di aziende cinesi come Huawei o Zte. Più in generale le procedure speciali potrebbero intrecciarsi anche con la strategia per la razionalizzazione dei data center e la creazione di un “cloud nazionale”. Al di là del tema della tecnologia 5G, ad ogni modo, la norma inserita all'articolo 75 sembra prefigurare una corsia dedicata al mondo delle startup innovative, cui da sempre il Movimento 5 Stelle dedica una parte centrale delle sue politiche per l'innovazione, con procedure solo facoltative in merito al controllo dei requisiti.
Per fare chiarezza, comunque, occorre entrare nel dettaglio della norma nella sua versione definitiva. Fino a tutto il 2020 le amministrazioni aggiudicatrici potranno acquistare beni e servizi informatici (preferibilmente basati sul modello cloud software as a service), ma anche servizi di connettività, mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. Potranno selezionare l'affidatario tra almeno quattro operatori economici, di cui almeno una “startup innovativa” o una “Pmi innovativa”. Unica condizione, il rispetto del Codice antimafia.
C'è poi la possibilità, non l'obbligo, per le amministrazioni di stipulare il contratto previa una autocertificazione dell'aggiudicatario attestante il possesso dei requisiti generali, finanziari e tecnici, la regolarità del Durc e l'assenza di motivi di esclusione secondo segnalazioni dell'Anac. Al termine delle procedure, le amministrazioni stipulano immediatamente il contratto, anche in deroga alle clausole sociali sulla stabilità occupazionale del personale impiegato. Gli acquisti devono comunque riferirsi a progetti coerenti con il Piano triennale per l'informatica nella Pa e devono essere finanziati con le risorse già disponibili.
Anche prestiti a tassi agevolati consentiti dal Dl Cura Italia e dalle nuove regole Ue sugli aiuti di Stato