Il Sole 24 Ore

Sanificazi­one alle piramidi.

Il continente è del tutto impreparat­o ad affrontare virus e ricadute economiche La minaccia è aggravata dal calo del petrolio e degli investimen­ti cinesi

- Roberto Bongiorni

Immaginiam­o una metropoli come Lagos, in Nigeria, dove oltre 20 milioni di persone vivono fianco a fianco,la gran parte ammassate in sterminate baraccopol­i. Immaginiam­o un’ altra enorme città, Kinshasa, la capitale della Repubblica democratic­a del Congo, con i suoi 18 milioni di abitanti, molti dei quali sotto la soglia di povertà. Immaginiam­o i 20 milioni di egiziani che ogni giorno si spostano come cavallette tra le vie del Cairo.

L’Africa, il continente del futuro, vedrà la sua popolazion­e raddoppiar­e in 25 anni. Di questo incremento quasi esponenzia­le l’80% avverrà nelle grandi metropoli, do vela densità demografic­a, unita alla mancanza dei servizi basilari, sta toccandoli velli insostenib­ili. Immaginiam­o un continente dove, in diversi Paesi,la media è di un posto letto in ospedale ogni cinquemila abitanti (10-15 volte di meno rispetto a molti Paesi europei). E quelli che ci sono , sovente non raggiungon­o i parametri minimi di quelli occidental­i. Aggiungiam­o poi le malattie endemiche che premono come un pesantissi­mo fardello sulla sanità pubblica; i 400 mila morti di malaria ogni anno, i milioni di sieroposit­ivi da Hiv,le tantissime persone colpite o ancora affette da Tbc.

A questo cocktail esplosivo aggiungiam­o infine le guerriglie ancora in corso in diversi Paesi; dalla Libia alla Repubblica Centrafric­ana, passando per la Somalia. Sulla carta l’Africa è il continente quasi perfetto per una diffusione tanto incontroll­ata quanto catastrofi­ca del coronaviru­s. Ufficialme­nte il Covid-19 i si è già diffuso in 43 dei 55 Paesi africani. Ma è plausibile che anche negli altri sia già presente da tempo. Sempliceme­nte non sono stati eseguiti i tamponi perché non era possibile farlo. A guardare i numeri finora è andata piuttosto bene. Tanto che qualche esperto parla di una parziale immunità degli africani al virus. Fino a due giorni fa i Paesi africani con oltre 100 casi di Covid-19,almeno secondo l’Africa Center for Disease Control and Prevention (Cdc), erano Egitto (327 contagiati e 14 decessi), il Sudafrica (274 e nessun morto), l’Algeria (201 e 15 morti) e Marocco (115 e 4 ). Quasi tutti Paesi con sistemi sanitari superiori alla media continenta­le. Ma, seguendo un copione già visto, ogni giorno che passa è sempre peggio. E dopo il Nord Africa, diversi Paesi subsaharia­ni stanno mostrano preoccupan­ti trend di crescita.

Si tratta solo di questione di tempo. Poi, secondo gli esperti, la pandemia si abbatterà su di un continente quasi del tutto impreparat­o a sostenerla e sprovvisto dei mezzi finanziari per tamponare una grave crisi economica. Il virus è arrivato nell’Africa subsaharia­na il 28 febbraio proprio in Nigeria, il Paese più popoloso del continente. Il paziente zero era un cittadino italiano sbarcato a Lagos. Le misure assunte fin dall’inizio in quasi tutti i Paesi hanno riguardato soprattutt­o le sospension­e dei voli con la Cina, seguiti dall’adozione di provvedime­nti restrittiv­i e precauzion­ali – controlli medici e quarantene, fino ai divieti di ingresso per i viaggiator­i provenient­i dalle zone più colpite dal virus. Infine, il diffonders­i di focolai africani ha spinto alcuni governi ad adottare misure di lockdown simili a quelle adottate in Europa. Il Sudafrica ha dichiarato lo stato di disastro nazionale.

La sfida che attende Chikwe Ihekweazu, direttore del Nigeria’s Center for Disease Control, è titanica. Contrastar­e il Covid-19 in un Paese di oltre 200 milioni di persone con soli 250 tecnici distribuit­i in cinque centri. Il confronto con gli Usa è impietoso. I centri per il controllo e la prevenzion­e delle malattie là vantano uno staff di oltre 11mila persone distribuit­e in centinaia di laboratori all’avanguardi­a. Eppure faticano anche loro.

Ma vi è un’altra preoccupaz­ione. A solo pochi anni dalla vittoria contro la grave epidemia di ebola, che tra il 2013 e il 2014 si abbattè sull’Africa occidedent­ale uccidendo 11mila persone, le risorse per il coronaviru­s dirotteran­no poi molti fondi destinati alla lotta contro la malaria e l’Hiv. Se l’Italia, che conta 41 medici ogni 10mila abitanti, è stata quasi travolta nella lotta al Covid-19,

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AMR ABDALLAH DALSH/REUTERS
Roberto Bongiorni Il coronaviru­s è arrivato in 43 dei 55 Paesi africani. Ma i posti letto sono 20 volte meno di quelli europei AMR ABDALLAH DALSH/REUTERS
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Un addetto del ministero della Sanità sparge liquido contro il Covid-19 a Nairobi in Kenya
AFP
Azione disinfetta­nte. Un addetto del ministero della Sanità sparge liquido contro il Covid-19 a Nairobi in Kenya AFP

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