Il Sole 24 Ore

Metalmecca­nici lombardi in sciopero Federchimi­ca: scelta inaccettab­ile

L’industria chimica: «Iniziativa anomala in momenti drammatici»

- —G.Pog

Lo sciopero dei metalmecca­nici in Lombardia, svolto nonostante il preaccordo tra governo e sindacati raggiunto martedì notte e poi perfeziona­to ieri mattina, secondo Fiom, Fim e Uilm ha avuto adesioni dal 60 al 90%. Le tute blu hanno protestato contro l’apertura delle attività produttive non essenziali in piena emergenza coronaviru­s, sostenendo l’iniziativa di Cgil, Cisl e Uil per la revisione nel decreto ministeria­le dell’elenco delle attività essenziali che possono continuare a funzionare. L’impegno, ribadiscon­o le tre sigle, è quello di far applicare «in maniera ferma e decisa» il protocollo condiviso tra sindacati e parti datoriali, con la regia del Governo, per «garantire a tutti quelli che dovranno rientrare al lavoro di operare in sicurezza. Non esiteremo a bloccare di nuovo tutte le attività che non dovessero rispettare le prescrizio­ni sanitarie e le misure di sicurezza».

Non va trascurato che da settimane nelle fabbriche, ma anche negli uffici e nei call center, molti lavoratori hanno paura di contrarre il coronaviru­s, e promuovono agitazioni spontanee per sollecitar­e maggiori misure di sicurezza; la situazione rischia di sfuggire di mano al sindacato.

Sugli scioperi organizzat­i, o anche solo minacciati, una dura presa di posizione arriva dal presidente di Federchimi­ca, Paolo Lamberti: «In un momento così drammatico proclamare uno sciopero è inaccettab­ile. Lo è in particolar­e per il settore chimico, un settore fortemente strategico per affrontare l’emergenza e per il quale sicurezza e salute sono sempre stati valori prioritari». In particolar­e Lamberti esprime «incredulit­à e contrariet­à di tutta l’industria chimica» per lo sciopero di ieri, giudicando­la «un’iniziativa anomala per un sistema di relazioni industrial­i storicamen­te costruttiv­o», il riferiment­o è ad un modello che «si concretizz­a non solo nel contratto nazionale, ma anche in molte iniziative nazionali e aziendali finalizzat­e alla prevenzion­e e alla formazione promosse dalle imprese chimiche».

Parole che non sono piaciute alle sigle dei chimici (Filctem, Femca, Uiltec): «hanno scioperato quegli addetti delle aziende chimiche che operano in settori chimici collateral­i e specifici. Gli altri non hanno agito in tal senso perché impegnati in attività essenziali definite dal governo».

Nelle fabbriche e negli uffici agitazioni spontanee per sollecitar­e maggiori misure di sicurezza. La situazione rischia di sfuggire di mano al sindacato

 ??  ?? Paolo Lamberti. Per il presidente di Federchimi­ca «in un momento così drammatico proclamare uno sciopero è inaccettab­ile. Lo è in particolar­e per il settore chimico, fortemente strategico per affrontare l’emergenza»
Paolo Lamberti. Per il presidente di Federchimi­ca «in un momento così drammatico proclamare uno sciopero è inaccettab­ile. Lo è in particolar­e per il settore chimico, fortemente strategico per affrontare l’emergenza»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy