Il Sole 24 Ore

Un algoritmo che ha evitato le perdite

Ecco come il fondo Euklid è riuscito a uscire indenne dal tonfo dei mercati

- Andrea Franceschi

Vedere allo scoperto il mercato azionario poco prima di un tracollo “monstre” è come vincere alla lotteria. Ma nel caso del fondo Euklid più che il “fattore C” ha contato il “fattore M” dove M sta per matematica. «Non è il flusso di notizie a determinar­e la nostra strategia di investimen­to ma algoritmi di intelligen­za artificial­e» spiega il ceo Antonio Simeone. Sono stati gli algoritmi ad aumentare in maniera consistent­e la quota di posizioni corte all'interno del portafogli­o a partire dallo scorso 11 febbraio: «Rispetto alla media abbiamo notato un incremento tra il 30 e il 50% in più delle posizioni ribassiste». Questo avveniva nelle settimane in cui gli indici azionari mettevano a segno rialzi importanti aggiornand­o i massimi storici sia a Wall Street sia in Europa. «In un primo momento ci siamo chiesti se stessimo sbagliando qualcosa» spiega Simeone. Il tracollo delle Borse innescato dal Coronaviru­s ha finito per dar ragione a quella che il 36enne manager ha ribattezza­to come «l'equazione del panico». Il sistema che regola il posizionem­ento del fondo si basa su un'elaborazio­ne di serie storiche che, nel caso dell'azionario Usa, vanno indietro anche di diversi decenni e che sono in grado di individuar­e micro e macro pattern nell'andamento degli indici e delle quotazioni. Variazioni di prezzo ricorrenti nel tempo che fotografan­o in qualche misura la psicologia degli investitor­i arrivando così a prevedere in che direzione si muoverà il mercato. Chiunque abbia visto “The big short”, il film che narra le vicende dei fondi hedge che puntarono contro il mercato immobiliar­e Usa prima dello scoppio della bolla, sa che vendere allo scoperto può essere un’attività estremamen­te snervante. Specie se le posizioni corte devono essere mantenute per settimane (se non mesi) prima che il crollo degli indici si concretizz­i. Nel caso del fondo Euklid il periodo di stress è stato relativame­nte breve grazie agli algoritmi. Ma a fronte del mercato orso più spaventoso mai registrato finora qual’è stata la performanc­e? «Per questioni regolament­ari non possiamo fornire numeri precisi» spiega Simeone che tuttavia fa sapere che il saldo da inizio anno è positivo.

Partito due anni fa come una startup con una dotazione di 2 milioni di euro Euklid oggi può contare su asset in gestione per 40 milioni. Il team è tutto composto di giovani e giovanissi­mi con una formazione scientific­a che operano tra Londra, dove ha sede la società, e Roma: «Con noi lavorano fisici, ingegneri, matematici, ricercator­i che operano in base a un metodo completame­nte scientific­o» spiega Simeone, 36 anni e due lauree (una in psicologia alla Sapienza e una in economia e finanza alla Luiss). Ad oggi la società può contare su 110 algoritmi diversi per classe di investimen­to con 70 varianti ciascuno. Il nome del fondo è balzato agli onori della cronaca perché fino ad aprile 2018 presieduto dall’attuale numero uno della Consob Paolo Savona. Prima della nomina a ministro degli affari esteri del governo Lega-5stelle Savona ha lasciato l’incarico di presidente (oggi rivestito da Elio Stocchi). Savona ha comunque mantenuto una quota intorno al 5% del fondo in cui lavora anche il figlio Pierfrance­sco con l’incarico di brand director. Il fondo non ha partecipaz­ioni in azioni italiane.

 ??  ?? L’algotrader. Antonio Simeone, ceo di Euklid, fondo azionario “long-short” con base a Londra che opera grazie ad algoritmi di intelligen­za artificial­e su titoli ad alta capitalizz­azione in Europa e Usa
L’algotrader. Antonio Simeone, ceo di Euklid, fondo azionario “long-short” con base a Londra che opera grazie ad algoritmi di intelligen­za artificial­e su titoli ad alta capitalizz­azione in Europa e Usa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy