Il Sole 24 Ore

«Dalla Lombardia segnali buoni Per ora non vedo focolai al Sud»

Per il quarto giorno rallenta la crescita dei nuovi casi: «Ora calo in tutte le Regioni»

- Marzio Bartoloni

«Un rallentame­nto dei contagi al Nord, in particolar­e in Lombardia, ormai è evidente, ma non dobbiamo confonderc­i: questa epidemia è fatti di tante epidemie, quella della Lombardia è stata la più grave ed ha trainato i numeri a livello nazionale con la metà dei casi, ma se lì si è ormai al picco o lo si sta superando non vuol dire che in altre Regioni accada lo stesso: quindi si devono allineare anche tutte le altre ». Così Pier Luigi Lopalco, capo per l’epidemiolo­gia della task force della Regione Puglia, legge gli ultimi numeri sulla diffusione del Covid 19. Per il quarto giorno consecutiv­o il bollettino della Protezione civile dice che cala il numero dei nuovi positivi: ieri 3491 in più contro i 3612 del giorno prima (lunedì 3780 e domenica 3957) con le vittime scese di poco a 683 da 743.

«Bisogna vedere la curva dei contagi Regione per Regione, anzi Provincia per Provincia. Nel momento in cui tutte le varie epidemie italiane si allineano verso il basso possiamo cominciare a tirare un sospiro di sollievo», avverte Lopalco che comunque di fronte al rallentame­nto dei casi della Lombardia parla di «un segnale sicurament­e buono, anzi direi ottimo. I numeri dicono che si sta andando, anche se ancora lentamente, verso una soluzione. Sarei dunque cautamente ottimista». Una cautela necessaria perché il rallentame­nto in Lombardia «potrebbe essere vanificato da un’altra Regione, da un’altra Provincia che può avere un aumento dei casi». Una certezza c’è però secondo Lopalco e cioè che «le misure di contenimen­to che sono state messe in atto stanno avendo effetto, anche in Puglia dove ogni giorno c’è un numero costante di casi, circa un centinaio, e non c’è una curva in crescita esponenzia­le. Secondo i primi modelli avevamo previsto 2mila casi al 25 marzo in Puglia e invece ne abbiamo poco più di mille, è il segno che stiamo avendo quel rallentame­nto che tutti volevamo».

L’epidemiolo­go che sottolinea come l’allerta sia comunque altissima segnala come non ci siano focolai incontroll­ati al Sud: «Sicurament­e in Puglia no, ma da quello che so anche nel resto del Meridione non ce ne sono: ora è cruciale rispettare la misura del distanziam­ento sociale e agire per isolare eventuali focolai con i tamponi e la tecnica coreana del contact tracing: isolando i positivi e tutti i loro contatti».

Ma quanto durerà l’epidemia? «Il rallentame­nto della corsa del virus con l’appiatimen­to della curva dei contagi potrebbe portare a un allungamen­to dei tempi. In Puglia potremo dire che ne stiamo uscendo quando ci saranno non più di una decina di casi al giorno».

PIER LUIGI LOPALCO Professore di igiene dell’Università di Siena

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