Ricavi Lavazza a 2,2 miliardi, avanti con la crescita estera
La produzione in Italia procede: attivati tutti i protocolli di sicurezza
Centrato e superato l’obiettivo dei due miliardi per Lavazza. Il 2019 ha portato all’azienda piemontese ricavi per 2,2 miliardi, in crescita del 18%, con forti aumenti sia sull’Ebitda (+47%, a 290,6 milioni) che sull’utile netto (+45%, cresciuto in un anno a quota 127,4 milioni, con una posizione finanziaria netta che ha ripreso fiato rispetto all’anno precedente, in positivo per 82,1 milioni. Liquidità preziosa in vista di possibili nuove acquisizioni in capo all’azienda piemontese.
Per il ceo Antonio Baravalle, dunque, la soddisfazione di aver chiuso un anno «con tutti gli indicatori in aumento sia in termini di ricavi che di marginalità». Un risultato ottenuto, aggiunge, «grazie all’ottima performance registrata in tutti i segmenti di business e anche grazie alla piena integrazione di Lavazza Professional».
L’espansione del Gruppo all’estero, spinta dalle acquisizioni, raggiunge un altro step e porta la quota del fatturato al 70%, grazie anche al consolidamento dell’acquisizione fatta a dicembre 2018 del business caffè in capo a Mars, diventato Lavazza professional, Business Unit che comprende i sistemi Flavia e Klix, attivi nell’Ocs (Office Coffee Service) e nel Vending. Una crescita, spiega la nota diffusa ieri dall’azienda, spinta anche dalla «positiva performance del business del Gruppo (+3,9% a volume), che ha visto in particolare una crescita a doppia cifra in Nord America (+15,2%), Nord Europa (+13%) ed Europa dell’Est (+23%)».
Mercato e acquisizioni, dunque, rappresentano il connubio capace di spingere verso l’alto i ricavi del Gruppo controllato dalla famiglia Lavazza e consolidare la presenza nei diversi segmenti del business. Nel 2019 cresce nel Single Serve – il mercato delle capsule – (+5,2% ) e nel Roast&Ground (+3,8%).
La settimana scorsa Lavazza ha annunciato una donazione pari a dieci milioni per l’emergenza Covid-19. La produzione negli stabilimenti italiani comunque va avanti, il Gruppo ha attivato «tutte le procedure di prevenzione necessarie e garantiti i più alti standard di sicurezza possibili». Ma in questo contesto è difficile fare previsioni. «Affrontiamo questa situazione incerta e mai verificatasi in precedenza con proattività e concretezza – sottolinea Baravalle – forti sia dei risultati dell’anno appena concluso sia della solida struttura patrimoniale del Gruppo».