Timone di nuovo in manovra su Azimut
La possibilità di usufruire di uno «sconto» inatteso, anche se a suo modo doloroso, ma soprattutto la convinzione di credere nell’azienda in cui si lavora. Timone Fiduciaria, la società che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding, preme l’acceleratore sul piano di rafforzamento nella compagine azionaria del gruppo del risparmio gestito fondato e presieduto da Stefano Giuliani. Lo fa appunto nel momento in cui il titolo tenta, al pari di tutta Piazza Affari, di difendersi dal contagio del coronavirus e viaggia su prezzi quasi dimezzati rispetto a un mese fa, quando era stato collocato l’1,78% del capitale Azimut ed era stata annunciata l’operazione: la seconda di questo genere dopo quella del 2018. Timone ha infatti appena concordato le principali caratteristiche e condizioni del finanziamento bancario fino a 30 milioni di euro necessario per completare la raccolta di una parte delle risorse destinate all’acquisto di azioni Azimut da apportare poi al Patto. I restanti fondi saranno invece messi a disposizione dagli azionisti stessi aderenti a Timone, al quale possono partecipare tutti coloro che lavorano all’interno di Azimut, e da nuovi eventuali aderenti. (Ma.Ce.)