Il tesoro di 500 milioni e gli oneri di Alitalia
A chi vanno i 500 milioni di euro stanziati dal decreto Coronavirus per il trasporto aereo? Il decreto dice che «in considerazione dei danni subìti dall’intero settore dell’aviazione, alle imprese titolari di licenza di trasporto aereo di passeggeri rilasciata dall’Enac che (...) esercitano oneri di servizio pubblico, sono riconosciute misure come compensazione dei danni subìti (...)»; inoltre destina parte dei soldi alla Newco Alitalia pubblica. Nel governo si dice che tutti i soldi finiranno ad Alitalia, anche se ci sono altre compagnie con licenza Enac: Air Dolomiti, Blue Panorama e Neos. Lupo Rattazzi, presidente di Neos, fa notare che hanno trovato «una formulazione sotterfugio per cui tutti i 500 milioni se li prende Alitalia solo in quanto opera le tratte da Roma/Milano per Alghero/Cagliari. Una discriminazione grottesca e incomprensibile verso le altre tre compagnie italiane che svolgono anche loro trasporto pubblico passeggeri di linea». La ministra Paola De Micheli ha detto ai sindacati che della somma beneficia solo Alitalia perché è l’unica con «oneri di servizio pubblico», la continuità territoriale. Le compagnie più piccole non si arrendono. La lite si sposta in Parlamento. (G.D.)