Amministratori attivi con il «lavoro agile»
Amministratori al lavoro, con o senza impresa: il Governo ha risposto nelle nuove faq ufficiali dove ha dato l’atteso chiarimento per evitare il blocco del buon funzionamento del condominio. Anzitutto è stato chiarito che «non è prevista in generale la chiusura delle attività professionali. In ogni caso, è fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti». Viene poi risolto il problema della legittimità dello svolgimento dell'attività quando viene svolta non in forma strettamente professionale ma come attività d'impresa o di società: «Tutte le attività professionali- si legge nelle faq del Governo - a prescindere dalla forma con cui vengono svolte, sono espressamente consentite. Inoltre, l'articolo 1, lett. c) del Dpcm del 22 marzo 2020 prevede che qualsiasi attività, anche se sospesa, può continuare ad essere esercitata se organizzata in modalità a distanza o lavoro agile (circostanza applicabile anche alle amministrazioni condominiali, fatta eccezione per le assemblee di condominio, per le quali si può consultare l'apposita faq)». Nessun problema per aprire e far funzionare lo studio, anche se per gli eventuali dipendenti va va data la possibilità del telelavoro e sfruttate (se possibile) le ferie.