Prenotazioni, sì al rimborso
Pubblichiamo alcune delle risposte ai quesiti dei lettori arrivati al forum del Sole 24 Ore. È possibile inviare i quesiti a www.ilsole24ore.com/forum coronavirus (dove sono consultabili le risposte) fino al 27 marzo. I quesiti sono divisi in: lavoro; ammortizzatori; fisco; giustizia; famiglia e imprese
1 PRENOTAZIONE ALBERGO
Chi aveva prenotato un albergo entro il 3 aprile, ha diritto alla restituzione delle somme versate? Vale anche per chi aveva prenotato un hotel per lavoro? Come per i pacchetti turistici, per i soggiorni prenotati oltre il 3 aprile 2020 (per le esempio vacanze estive), il Dl Cura Italia consente o non consente attualmente di disdire questo tipo di viaggi?
Sì, le prenotazioni possono essere annullate e il cliente ha diritto alla risoluzione del contratto per forza maggiore. Ciò significa che avrà diritto anche al rimborso integrale di quanto già pagato. L’ipotesi di annullamento di un pacchetto turistico per causa di forza maggiore, dovuta all’epidemia da Covid-19, è stata presa espressamente in considerazione dal Dl 9 del 2 marzo 2020, con il quale il governo è intervenuto disciplinando in modo specifico questa eventualità e riconoscendo il diritto di recesso per sopravvenuta impossibilità per coloro che abbiano acquistato pacchetti turistici per viaggi in aree interessate dal contagio del coronavirus.
—Marisa Marraffino
2 UNIVERSITARI FUORI SEDE
Buonasera, sono il padre di una studentessa universitaria fuorisede. Chiedo informazioni
Per quanto riguarda le tasse universitarie, la maggior parte degli atenei si è attivata per far proseguire le lezioni in videoconferenza, quindi non sono previsti sgravi particolari. In ogni modo, alcune università hanno disposto la proroga del pagamento delle tasse. La decisione spetta al singolo ateneo. Per quanto riguarda le locazioni degli studenti, non sono previsti bonus particolari, però in genere sono affitti brevi, possono sempre essere risolti, oppure si consiglia di trovare un accordo con il proprietario per la riduzione del canone in modo da poter conservare la possibilità di mantenere l’immobile una volta che l’emergenza sarà finita.
—Marisa Marraffino
3 AFFITTO D’AZIENDA
Nel caso di affitto d'azienda con un canone di 4mila euro, da contratto suddiviso in 2mila euro per la parte immobiliare e 2mila per la parte azienda, è possibile avere il credito d'imposta del 60% sulla parte immobiliare?
La risposta è negativa. L'articolo 65 del Dl 18/2020 fa riferimento al “canone di locazione... di immobili rientranti nella categoria catastale C/1”. L'oggetto della locazione, secondo il tenore letterale della norma, deve pertanto essere un immobile in categoria C/1. Ciò, allo stato, esclude dall'agevolazione le ipotesi di affitto di azienda. Non sembra pertanto rilevare che, nell'ambito del contratto di affitto di azienda, sia autonomamente valorizzato il “peso” dell'immobile rispetto agli altri beni. Si auspica che un ampliamento dell'ambito applicativo della norma possa avvenire in sede di conversione del decreto.
4 COMMERCIO ONLINE
Un negozio di abbigliamento e accessori moda che esercita, oltre alla vendita al dettaglio (ora chiusa), il commercio online può, alla luce del Dpcm 22 marzo, proseguire con tale attività, posto che ciò implica far lavorare almeno un magazziniere e almeno due impiegati, questi ultimi per la gestione dei cartellini e della fatturazione?
La risposta è affermativa. Infatti è consentita la consegna a domicilio di prodotti anche diversi da quelli indicati nell'allegato 1 del Dpcm del 22 marzo, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale. Lo prevede l'articolo 1, punto 1, lettera del Dpcm, e lo ribadiscono le Faq (risposte alle domande più frequenti) della Presidenza del Consiglio dei ministri.
—Marisa Marraffino
5 PIGNORAMENTI IN CORSO
Coloro che si vedono detratte somme dallo stipendio o dalla pensione a causa di un pignoramento ricevuto hanno la possibilità di fruire di qualche agevolazione?
I pignoramenti già in corso non sono sospesi. Si tratta infatti di debiti maturati antecedentemente all'emergenza sanitaria, con procedure esecutive già esaurite.
—Marisa Marraffino