Il Sole 24 Ore

Occhio alla mail e ai messaggi Covid

- —G.Cal.

Il metodo più usato dai criminali per cercare di diffondere i loro malware resta sempre quello del phishing: false e-mail che cercano di convincere gli utenti a cliccare su file infetti o a fornire informazio­ni riservate su server non sicuri.

Questo tipo di attacco segue molto da vicino l'attualità e una conferma viene da Libraesva, società italiana specializz­ata nella sicurezza della posta elettronic­a. Recentemen­te, infatti, hanno rilasciato un interessan­te documento in cui si vede come il tema del Coronaviru­s sia diventato man mano più importante nei messaggi scambiati e come i criminiali abbiano cercato di approfitta­rne.

Nell'ultima settimana, tra i messaggi “legittimi” (cioè senza malware) che circolavan­o in rete, uno su sei parlava in un modo o in un altro.

Su tutto il totale delle email circolanti in Italia, invece, ben una su otto era malevola e cercava di sfruttare il coronaviru­s come argomento per beffare gli utenti. Il fenomeno potrebbe crescere esponenzia­lmente nei prossimi giorni. Le rischieste di informazio­ni sul Covid sono aumentate e con esse i tentativi di truffa.

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Libraesva. Secondo la società italiana è boom di phishing

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