Occhio alla mail e ai messaggi Covid
Il metodo più usato dai criminali per cercare di diffondere i loro malware resta sempre quello del phishing: false e-mail che cercano di convincere gli utenti a cliccare su file infetti o a fornire informazioni riservate su server non sicuri.
Questo tipo di attacco segue molto da vicino l'attualità e una conferma viene da Libraesva, società italiana specializzata nella sicurezza della posta elettronica. Recentemente, infatti, hanno rilasciato un interessante documento in cui si vede come il tema del Coronavirus sia diventato man mano più importante nei messaggi scambiati e come i criminiali abbiano cercato di approfittarne.
Nell'ultima settimana, tra i messaggi “legittimi” (cioè senza malware) che circolavano in rete, uno su sei parlava in un modo o in un altro.
Su tutto il totale delle email circolanti in Italia, invece, ben una su otto era malevola e cercava di sfruttare il coronavirus come argomento per beffare gli utenti. Il fenomeno potrebbe crescere esponenzialmente nei prossimi giorni. Le rischieste di informazioni sul Covid sono aumentate e con esse i tentativi di truffa.