Bruxelles accelera sulle garanzie ai disoccupati
Quasi pronto lo schema di riassicurazione «Sure» contro gli shock esterni
Nei documenti preparatori l’hanno chiamato “Schema a breve termine per l’occupazione”. Ma il nome definitivo sarà SURE, come “sicuro”, che sta per Scheme Unemployment Risk European. Nei fatti è una versione d’emergenza dello schema di riassicurazione europeo per i sussidi di disoccupazione che la Commissione europea aveva in programma di lanciare entro la fine di quest’anno, con l’obiettivo di creare uno strumento per proteggere i lavoratori dell’Unione in caso di shock esterni. La crisi pandemica ha costretto Bruxelles ad accelerare i tempi per dare un soccorso immediato a lavoratori e imprese colpite dal blocco delle attività praticamente in tutta Europa.
SURE, che dovrebbe avere la forma giuridica di un regolamento del Consiglio, dovrebbe essere adottato con procedura d’urgenza per diventare operativo prima possibile, si spera già dalla prossima settimana. L’obiettivo è salvaguardare l’occupazione, evitando i licenziamenti. La protezione dovrebbe essere estesa anche ai lavoratori autonomi.
In pratica, secondo quanto raccolto dal Sole 24 Ore, la Ue attiverà una linea di credito per dare assistenza finanziaria sotto forma di prestiti ai Paesi membri che poi potranno decidere quali sono i settori “critici” in cui utilizzarli, in combinazione con gli schemi nazionali di protezione dei lavoratori. Gli Stati membri, dunque, avranno a disposizione un prestito a condizioni molto favorevoli perché contratto a livello Ue, per finanziare gli strumenti come la cassa integrazione italiana (schemi simili esistono in 18 Paesi su 27), permettendo alle imprese di ridurre l’orario di lavoro e integrando i salari dei lavoratori. Secondo quanto riferito da più fonti, il meccanismo dovrebbe essere molto agile, praticamente quasi senza condizionalità. Le regole di riferimento dovrebbero essere quelle modificate per l’attivazione del Fondo sociale europeo. Nei settori a cui è stata imposta la chiusura per ritardare la diffusione del virus si potrà fare appello a diversi criteri, senza l’obbligo di accompagnare la cassa integrazione - per esempio con la formazione.
Oltre ad evitare i licenziamenti e a ridurre le conseguenze del fermo delle attività economiche, secondo i tecnici Ue la riduzione dell’orario di lavoro consente di distribuire in modo più equo l’onere tra i lavoratori e preserva il capitale umano delle imprese temporaneamente bloccate.
Del nuovo strumento si è parlato già all’Eurogruppo di martedì 24, come ha confermato nella conferenza stampa finale il commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, nel cui mandato era previsto il compito di costituire lo schema di riassicurazione, in coordinamento con il collega responsabile per il lavoro e i diritti sociali, il lussemburghese Nicolas Schimt.
Oltre alle due direzioni Ecfin e Occupazione, è stata coinvolta anche la Dg Budget, chiamata in causa della garanzia finanziaria su cui farà leva SURE per finanziarsi sul mercato a tassi molto bassi. Al momento non si fanno anticipazioni sugli importi attivati da SURE, sia in termini di garanzie che di raccolta, né è possibile stimare quanti lavoratori potrebbero beneficiarne. Nell’uno e nell’altro caso dovrebbe trattarsi di cifre molto rilevanti.
Secondo le fonti interpellate, l’introduzione d’emergenza dello schema europeo per i disoccupati non pregiudica l’introduzione dello schema definitivo a cui si stava lavorando.