SOLUZIONI DI EMERGENZA PER SALVARE I RACCOLTI
Lacri siche stiamo attraversando sarebbe stata anche più drammatica in Italia e nell' Unione europea, senza un sistema agroalimentare forte e all' avanguardia a livello mondiale. E l' agricoltura italiana è leadertragli Stati membri dell' Unione per creazione di valore aggiunto.
Il solo annuncio delle misure di restrizione per contrastare l'emergenza Covid-19 ha provocato dovunque la corsa agli acquisti di beni alimentari. Gli scaffali vuoti avrebbero avuto un effetto devastante peri cittadini. Invece, i rifornimentisono garantiti grazie anche agli agricoltori che stanno operando da protagonisti silenziosi e indispensabili.
Certo, le difficoltà non mancano. Alcuni comparti sono in piena crisi a causa del crollo della domanda e perla chiusura del canale HoReCa. Per altre produzioni si registrano difficoltà nel regolare riti rodei prodotti. Anche il canale delle esportazioni si sta, per forza di cose, restringendo. Tuttavia gli agricoltoristanno reagendo con grande impegno e determinazione: continuano a produrre. Al momento, il problema più urgente è quello della carenza di manodopera, soprattutto perle operazioni di raccolta. Accogliendo una nostra richiesta, il ministero dell' Interno ha prorogato i permessidi soggiorno in scadenza. Una decisione importante, ma insufficiente. Il problema della carenza di manodopera non è solo italiano. Esiste anche in altri Stati membri. Tra Italia, Francia e Germaniaservono circa 700 mila addetti. Da qui la nostra richiesta di un' iniziativa urgente a livello europeo, come quella che è stata disposta nei giorni scorsi per garantire la circolazionedelle merci. Intanto, però, dobbiamo lavorare per trovare una soluzione interna. Ad esempio, dovrebbe essere consentito alle persone che hanno perso il lavoro in altri settori, e che sono incassa integrazione, di poter sottoscrivere un contratto di lavoro temporaneo in agricoltura. E' una proposta e cene possono essere altre e migliori. Fondamentale è far presto. Voglio essere chiaro: corriamo il rischio di perdereuna parte importante dei raccolti. Una prospettiva assolutamente inaccettabile nella fase che ilPae sesta at traversando. Il 25 marzo si è svolta una sessione in videoconferenza del Consiglio Agricoltura dell' Unione europea. Dal dibattito è emersa la necessità di porre in essere iniziative straordinarie in termini di flessibilità delle procedure, accelerazione dei pagamenti, mobilitazione di nuove risorse finanziarie e perla stabilità dei mercati. L' impatto economico dell'emergenza Covid-19 non sarà di breve durata. Va perciò attentamente monitorata la situazione, allo scopo di attivare per tempo tutti gli strumenti già previsti dalla normativa europea: da iriti ridi mercato di prodotti da destinare agli aiuti alimentari, agli incentivi per lo stoccaggio. Vanno anche individuate soluzioni innovative perla copertura dei mancati redditi. Ci auguriamo che l'azione dell'Unione europea sia adeguata e tempestiva. Il recente decreto legge“Cura Italia” è stato un primo e importante passaggio, per fronteggiare la crisi, in primo luogo sanitaria. Ulteriori iniziative perle imprese, e senza limitazioni in base al fatturato, dovranno essere varate con la prossima manovra annunciata dal governo. Senza interventi efficaci dal lato della liquidità, sarà più difficile ripartire quando il peggio sarà passato. La crisi è pesante, ma dobbiamo già pensa real futuro.
Il settore agroalimentare ha bisogno di mercati aperti e di un sistema multilateraledigestione degli scambi commerciali. Tuttavia, il prezzo più basso non dovrà più essere l'elemento vincente e prevalente sulla sicurezza dei consumatori,sulla protezione delle risorse naturali e sulla tutela del lavoro. Dai prezzi, insomma, l'attenzione deve spostarsi sulla validità dei processi produttivi rispettoalle aspettative della collettività. Dobbiamo aumentare, com' è possibile, la produzione agricola nazionale, cogliendo finalmente tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Gli avvenimenti di questi giorni indicano che non è una buona scelta quella di affidare ad altri la produzione di beni essenziali. E' indispensabile rilanciare gli investimenti pubblici, a partire dai trasporti e dalla rete digitale, per superare l' inevitabile recessiva che abbiamo difronte e creare buoni posti di lavoro. Ci metteremo alle spalle l' emergenza Covid-19. Facciamola diventare l'occasione per costruire un sistema agroalimentare ancora più forte in termini di produzione e presenza sui mercati internazionali. Un sistema in grado di creare più valore aggiunto, da ripartire equamente tra tutte le componenti della filiera.
Presidente Confagricoltura