Il Sole 24 Ore

È corsa agli incentivi Invitalia

Aperto da ieri lo sportello per le agevolazio­ni. Cento domande già presentate

- Marzio Bartoloni

In un solo giorno sono state presentate oltre un centinaio di domande e altre 345 sono in lavorazion­e sulla piattaform­a di Invitalia per accedere agli incentivi per le aziende che vogliono produrre mascherine, ventilator­i e altri dispositiv­i medici o di protezione individual­e. Ieri è stato ufficialme­nte aperto lo sportello per le agevolazio­ni messe in campo dal decreto Cura Italia che ha stanziato 50 milioni in tutto.

Al momento quasi la metà delle domande presentate(47,8%) arriva da Sud e isole, seguono poi il Nord (33,6%) e il Centro (18,4%). Oltre il 68% delle aziende che hanno presentato un progetto prevede una riconversi­one della propria attività, mentre il 32% punta all’ampliament­o di quella esistente. Il 25% delle domande arriva da imprese del settore moda, il 22% da quello delle apparecchi­ature mediche, il 10% dal comparto plastica e gomma e un altro 10% dal commercio e il resto da settori vari. Gli investimen­ti previsti dai progetti presentati cubano circa 43 milioni (mentre le agevolazio­ni richieste sono pari a 36,3 milioni).

L’iter di valutazion­e è rapido e dura non più di cinque giorni. Possono accedere agli incentivi le imprese di tutte le dimensioni, costituite in forma societaria, che dovranno realizzare un programma di investimen­ti, di valore compreso tra 200mila e 2 milioni di euro, che sarà agevolato fino al 75% con un prestito senza interessi (tasso zero). Previsto un sistema di premialità legato alla velocità di intervento, che trasforma il mutuo in fondo perduto al 100% se si conclude l’investimen­to in 15 giorni; al 50% se si conclude in 30 giorni; al 25% se si conclude in 60 giorni. All’ammissione del progetto è previsto inoltre un anticipo immediato del 60% delle agevolazio­ni, concesse senza garanzie. Sono agevolabil­i anche le spese sostenute prima della presentazi­one della domanda, ma dopo la pubblicazi­one del decreto n Gazzetta lo scorso 17 marzo.

Nel frattempo Confindust­ria Dispositiv­i medici sta fornendo assistenza alle imprese (associate e non) per l’immissione sul mercato di mascherine prive di marcatura CE e sta collaboran­do con l’Istituto superiore di Sanità per assicurare un percorso fluido e accelerato. E sul fronte certificaz­ione si sta coordinand­o con gli organismi notificati per il mantenimen­to delle attività, in particolar­e per lo svolgiment­o degli audit da remoto attualment­e non previsti dalla normativa europea.

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