Tenaris: «La cedola potrà mutare»
«Dato che le nuove condizioni di mercato attese avranno prevedibilmente un impatto negativo sull’outlook della società, qualsiasi proposta di dividendo potrà differire da quella annunciata lo scorso 19 febbraio». Poche righe, da parte di Tenaris, per annunciare un nuovo scenario post Coronavirus sull’attività e la politica di remunerazione dei soci. L’assemblea, programmata per il 30 aprile, è spostata al 2 giugno. Il 29 aprile il board annuncerà le «proposte da sottoporre all'esame della riunione».
Il gruppo siderurgico italoargentino, quotato a Piazza Affari, ha chiuso il 2019 con 7,294 miliardi di fatturato, in calo del 5% sull’anno precedente, e un ebitda di 1,372 miliardi di dollari (-11%). Il gruppo alla fine dell’anno scorso aveva una posizione finanziaria positiva per 980 milioni, più che raddoppiata in un anno, con un cash flow generato dalle attività operative pari a 1,528 miliardi. Il board aveva deciso di destinare una somma di 484 milioni al pagamento dei dividendi, includendo in questa somma i 153 milioni già pagati con l’anticipo dello scorso novembre.
Le aspettative di mercato, comunicate a metà febbraio - il gruppo è specializzato in prodotti tubolari senza saldatura destinati a settori particolari, come per esempio l’oil&gas - erano orientate all’espansione delle vendite sul mercato statunitense attraverso l’integrazione di Ipsco, nonostante l’attesa di una riduzione di domanda negli Usa e di un ulteriore destocking in Medio Oriente.
Il quadro è rapidamente cambiato con la diffusione del Coronavirus a livello globale.