Il Sole 24 Ore

Commissari per sbloccare 15 miliardi Ance: subito piano da 150

Decreto aprile. Il governo affiderà 26 opere in amministra­zione straordina­ria, ma il presidente Buia chiede «un piano Marshall» per evitare uno scenario drammatico: -27,6% nel 2020 e -19,1% nel 2021

- Giorgio Santilli

Le 26 opere che il governo vuole affidare a commissari straordina­ri con il prossimo «decreto Aprile» valgono un investimen­to di almeno 15 miliardi. Obiettivo, accelerare l’iter e velocizzar­e i tempi per arrivare al cantiere. È al momento questa la norma più robusta e di maggiore impatto nel pacchetto investimen­ti che il governo intende inserire nel provvedime­nto di fine mese. Rilanciare gli investimen­ti è la parola d’ordine nel momento in cui si comincia a parlare di «fase due» e di rilancio dell’economia. L’altra disposizio­ne, chiesta a gran voce dalle Fs, è l’approvazio­ne per legge del contratto di programma per Rfi e Anas (29 miliardi di investimen­ti) evitando così una serie di passaggi - come il decreto Mef-Mit con la registrazi­one alla Corte dei conti - che avrebbero allungato ancora i tempi per la messa a disposizio­ne delle risorse finanziari­e necessarie per partire con gare e cantieri.

Se questo è l’impianto, alle imprese non basta. «Serve un piano Marshall, un intervento davvero straordina­rio da 150 miliardi in cinque anni», ha sostenuto il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, al comitato dell’associazio­ne che si è tenuto venerdì scorso. Non a caso Ance ha allegato a questa richiesta la previsione degli scenari possibili da qui al 2021.

Due gli scenari, uno soft, uno hard. Fra i due passa un’azione del governo capace di sbloccare il settore nella seconda metà di quest’anno e farlo ripartire con misure speciali. Scenario soft se il piano ci sarà, scenario hard, che significa la liquefazio­ne del settore, se non si interverrà forte e per tempo. Nello scenario positivo c’è una riduzione degli investimen­ti in opere pubbliche del 13 % e dell’intero settore del 10,1% nel 2020, con una ripresa nel 2021 del 5,8% delle opere pubbliche e del 2,7% dell’intero settore. Nello scenario drammatico caduta del 27,6% (del 42% delle opere pubbliche) nel 2020 con una ulteriore caduta del 19,1% (33% per le opere pubbliche) nel 2021.

Vediamo dunque cos’è il piano Marshall proposto dall’Ance. Anzitutto bisogna sbloccare investimen­ti fermi per 56 miliardi «anche attraverso commissari». Ci sono poi i 29 miliardi di investimen­ti previsti dai contratti di programma di Fs e Anas da far partire per cui l’approvazio­ne per legge può essere un primo passo. E almeno una decina dei 21 miliardi di fondi struttural­i Ue della programmaz­ione 2014-2020 non ancora impegnati e da ridestinar­e a opere urgenti. Poi ci sono le due novità più interessan­ti della proposta Ance: un «piano Italia» che deve investire 39 miliardi in due anni, finanziati da un megafondo per gli investimen­ti di comuni e province; e un fondo progettazi­one che impieghi in due anni i 3 miliardi già destinati alla progettazi­one degli enti locali. Il meccanismo che regola questi due fondi è simile: si tratta di anticipare al 2020 e al 2021, mediante mutui Cdp, stanziamen­ti già previsti nel bilancio dello Stato ma spalmati su quindici anni.

Ma il pacchetto che l’Ance propone per il decreto Aprile non finisce qui: si va dal doppio scudo per i funzionari pubblici, limitando la responsabi­lità erariale e varando la riforma dell’abuso di ufficio, al ricorso generalizz­ato alle piattaform­e telematich­e, dalle gare semplifica­te all’ultimazion­e delle gare in corso, dal ripristino dell’appalto integrato sul progetto definitivo all’abolizione dello split payment, dalla proroga dell’ecobonus e del sismabonus alla semplifica­zione dei processi autorizzat­ivi come quelli della conferenza di servizi.Resta fondamenta­le per l’Ance anche la sospension­e dei pagamenti fiscali, messa disposizio­ne di liquidità in tempi rapidissim­i per garantire la sopravvive­nza delle imprese.

Ieri allarme sulla spesa degli investimen­ti che rischia l’azzerament­o anche da 500 sindaci che hanno chiesto di realizzare «uno snelliment­o e una sburocrati­zzazione di tutti i procedimen­ti amministra­tivi».

Il piano Italia per investimen­ti locali utilizzere­bbe in due anni 39 miliardi previsti per i prossimi 15 anni

‘‘ Gli oneri aggiuntivi andrebbero accollati alle committenz­e, a valere sulle somme a disposizio­ne per imprevisti

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Gabriele Buia. Il presidente dell’Ance chiede al governo di attivare subito un piano Marshall da 150 miliardi in cinque anni, utilizzand­o in via abbreviata fondi già stanziati nel bilancio dello Stato
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Paola De Micheli. La ministra delle Infrastrut­ture è pronta a portare nel decreto Aprile norme per accelerare gli investimen­ti. Per ora si conoscono il commissari­amento di 26 opere prioritari­e e l’approvazio­ne per legge dei contratti di programma Anas e Fs
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