È conto alla rovescia per allineare procedure e sistemi informatici
Necessario l’adeguamento delle piattaforme per far partire l’intero sistema
Un nuovo passo avanti verso l’erogazione dei finanziamenti garantiti dallo Stato c’è, ma non è ancora il traguardo. Ieri è arrivato il via libera della Commissione europea al decreto liquidità e alle garanzie fornite dalla Sace e quelle sul 100% per prestiti fino a 25 mila euro coperte dal Fondo per le Pmi. Ed è stato pubblicato sul sito del ministero per lo Sviluppo economico il modulo per richiedere i prestiti da 25 mila euro. L’annuncio di questa pubblicazione ha scatenato un’inutile corsa a scaricare quel modulo che ha paralizzato il sito. Nei fatti ciò che sembrava e veloce di prima mattina a metà giornata non era più tale. L’Associazione bancaria sin dal mattino presto ha provveduto a inviare alle banche una prima circolare che dava conto del via libera della Commissione europea e poi una seconda circolare con il comunicato stampa del Mise che annunciava la pubblicazione del modulo per la richiesta del 25 mila euro e una copia del modulo stesso. Ma agli annunci non può essere al momento data esecuzione pratica.
È necessario infatti che il Fondo adegui il proprio sistema informatico alle procedure ad hoc necessarie per attivare le garanzie. Non si tratta di un processo banale perché, nonostante per questi piccoli prestiti non sia necessaria una vera e propria istruttoria, alcuni step di verifica sono comunque necessari. Spetterà al sistema informativo del Fondo, infatti, analizzare le domande pervenute e verificare che, ad esempio, uno stesso individuo non faccia la medesima richiesta di finanziamento attraverso banche diverse. L’auspicio è che siano necessari solo pochi giorni affinché l’intero sistema sia pronto a partire. L’obiettivo è essere pronti a partire entro giovedì o venerdì. È chiaro che il sistema informatico dovrà essere molto efficiente, perché dovrà essere in grado si smaltire milioni di domande che si stima possano arrivare in pochissimi giorni.
Oggi pomeriggio, frattanto, si riunirà la task force Abi, Mef, Fondo e Sace per fare il punto su questi tempi attuativi.
La questione dell’adeguamento della piattaforma informatica vale anche per i prestiti di maggiori dimensioni che saranno garantiti da
Sace. La società del gruppo Cdp ha approvato il nuovo disciplinare che regola modalità e informazioni necessarie che servono per avviare la richiesta della garanzia. Soltanto ora, con le nuove regole alle mano, potranno essere adattate le procedure informatiche che consentono alle banche di collegarsi alla piattaforma e avviare la richiesta. Anche in questo caso l’aspettativa è che siano necessari ancora alcuni giorni.
Quello che le imprese e le persone fisiche che, in base a quanto previsto dal decreto liquidità, hanno i requisiti per poter accedere ai finanziamenti garantiti, possono far e in questi giorni è contattare la banca di riferimento per impostare una pratica, soprattutto se si tratta di prestiti non completamente garantiti dallo Stato che richiedono quindi una istruttoria più approfondita. Per chi, invece, vuole accedere ai 25 mila euro è comunque consigliato rivolgersi all’istituto di credito: questo potrà in ogni caso fornire via mail il modulo di richiesta che potrà essere compilato e reinoltrato all’istituto attraverso una mail normale (non serve quella certificata).
Il modello, come chiarito nella circolare diffusa ieri dall’Abi, serve soltanto per richiedere la garanzia. Da solo, ovviamente, non basta: se il richiedente non è cliente dell’istituto dovrà aprire un conto corrente. E ancora: la banca dovrà comunque eseguire una verifica per calcolare l’importo da erogare che, come è noto, avrà un tetto massimo di 25 mila euro, ma non potrà superare il 25 per cento del fatturato 2019. Qualcuno questo importo lo dovrà pur calcolare. Serve po il’ auto cerfific azione che attesti l’ entità del danno subito dall’emergenza Covi -19. O, in alternativa, se l’impresa è stata costituita a inizio 2020, serve anche un’ altra autocertificazione che attesti l’ ammontare del ricavi del soggetto richiedente o della sua attività. Avere il modello per la richiesta, dunque, non significa ottenere brevi manu i soldi.
Una cosa è certa: sicuramente tutte le parti coinvolte nel processo, le banche e l’Abi, la Sace e il Fondo per le Pmi stanno facendo del loro meglio per accelerare al massimo i tempi. Questa mattina si riunirà il comitato esecutivo Abi: all’ordine del giorno una relazione sui provvedimenti del governo, sulle nuove regole europee che hanno introdotto piiù flessibilità sui crediti e gli accordi a livello regionale su Cig e altre operazioni. A seguire verrano raccolte segnalazioni e criticità da parte dei banchieri