Nuovi strumenti per placare la fame di fondi
Reverse factoring, sconto dinamico e invoice trading le aree a maggior crescita
Cinque milioni di euro al mese prima, ora saliti a più di dieci. Anche se lo sconto dinamico resta ancora una nicchia minima tra le modalità di smobilizzo dei propri crediti, le fatture gestite sulla piattaforma di FinDynamic raccontano già molto dei cambiamenti in atto, con la fame di liquidità dei fornitori a moltiplicare i volumi, abbattendo in parallelo le tempistiche. «Se prima per una fattura emessa il 30 marzo ci si accontentava di avere l’anticipo in contanti entro il 20 del mese successivo - spiega il fondatore Enrico Viganò - ora i soldi vengono chiesti dal fornitore per il 5-6 del mese. E il cliente, consapevole della situazione, accetta di fornire liquidità a tassi inferiori di un punto rispetto a pochi mesi fa». È la finanza della supply chain ai tempi del coronavirus, evento catastrofico che mette in ginocchio l’intero sistema dei pagamenti e che già produce cambiamenti evidenti nelle dinamiche del rapporto tra cliente e fornitore. Un mercato potenziale in partenza enorme, come evidenzia l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano, pari a 483 miliardi di euro di crediti commerciali, al momento “servito” solo per il 31% attraverso soluzioni che consentano alle imprese di finanziare il capitale circolante. «Percentuale che crescerà - spiega il direttore dell’Osservatorio Federico Caniato - a giudicare dai segnali in arrivo dal sistema. Tra clienti che potenziano i plafond di supporto al circolante, altri che anticipano i saldi, altri ancora che consentono ai distributori, chiusi, dilazioni di pagamento aggiuntive. Non la regola, perché in molti altri casi i pagamenti sono congelati. Ma ad ogni modo il bisogno di liquidità sta aumentando enormemente e con esso credo crescerà il ricorso agli strumenti per ottenerla». Strumenti che per quanto ancora non pervasivi stanno comunque già evidenziando un’importante evoluzione. Guardando ai trend in atto si osserva ad esempio un calo dello strumento tradizionale, l’anticipo fattura. Finanziamento bancario delle fatture non riscosse che pur confermandosi al primo posto per valore si riduce del 2,7% fino a 70 miliardi di euro. Cresce invece il Factoring, la cessione dei crediti commerciali vantati da un’azienda verso i debitori, in tutte le sue forme: aumenta del 6,1% e vale 61 miliardi di euro quello tradizionale, del 25% fino a 1 miliardo di euro la cessione dei crediti futuri. Mentre balza del 36,8% fino a 6,1 miliardi di euro il Reverse Factoring, strumento che permette ai fornitori di sfruttare il merito creditizio di un cliente per ottenere condizioni migliori. «In prospettiva - aggiunge Caniato - le nuove tecnologie diverranno ancora più centrali, nel momento in cui occorre gestire migliaia di pratiche, definire in tempi rapidi il merito di credito, stabilire dal lato dei clienti su quali parti della filiera intervenire per tutelare la produzione futura». Sensazioni confermate dai dati, pur all’interno di una nicchia minima. Con l’invoice trading (la cessione delle fatture attraverso piattaforme digitali) a più che raddoppiare in un anno i volumi e lo sconto dinamico (soluzione tecnologica che consente il pagamento anticipato a fronte di uno sconto concordato) a superare la soglia dei 100 milioni di euro. Trend che prosegue, guardando ad esempio le stime di FinDynamic (da 12 addetti passerà a 20, da 50 milioni a 200 milioni di transato) o della marchigiana PlusAdvance, altro pioniere dello sconto dinamico. «Siamo bombardati di telefonate di clienti potenziali - spiega il fondatore Massimiliano Gattari - ma anche di nuove richieste da quelli esistenti.
Nella Gdo una catena sta pensando di portare tutti i fornitori sulla piattaforma e proporre un anticipo globale per tutti; un’altra ha reso i pagamenti più frequenti, attivandoli tutti i giorni. Si capisce che oggi il mercato è diverso: la liquidità è una priorità assoluta».
Caniato (Politecnico): «Dalla crisi attuale una spinta alla gestione strategica della liquidità»