Ue prudente: revoche progressive dei divieti
Uscita graduale, con revoche progressive dei divieti, in momenti diversi e con intervalli temporali che permettano di misurarne gli effetti. Introduzione di misure mirate, ad esempio a tutela delle fasce di popolazione più vulnerabili. Sono i criteri, molto prudenti, che la Commissione europea presenterà oggi nel tentativo di definire un percorso ordinato e comune di uscita dalle restrizioni attivate per arginare la pandemia e che di fatto hanno bloccato quasi tutti i Paesi. Per le attività economiche si suggerisce di evitare il rientro di tutti nello stesso momento e ciò vale per il commercio come per uffici, stabilimenti e scuole. Dovrebbe essere generalizzato l’obbligo di osservare sempre le misure di
“distanziamento sociale”. Graduale anche la ripresa delle attività culturali e ricreative, sportive. Rinviata ad una fase successiva la riapertura degli “incontri di massa”, come concerti ed eventi sportivi. Le linee guida suggeriscono di avviare le riaperture cominciando a livello locale, per poi estendere progressivamente le revoche agli altri territori. Tre i principi guida: la riapertura deve scattare solo dopo che si sarà consolidato il calo sostanziale della diffusione del virus e i sistemi sanitari nazionali siano in condizione di affrontare l’eventuale recrudescenza dei contagi; si deve procedere in modo coordinato tra gli Stati membri; occorre muoversi in una logica di solidarietà nell’Unione.
La competenza sui modi e i tempi della exit strategy resta dei governi nazionali e l’iniziativa della Commissione esprime la necessità di un coordinamento nel graduale ritorno alla normalità, per evitare il caos, minimizzando l’impatto sulla salute dei cittadini ed evitando lo stress dei sistemi sanitari. «Anche se il ritorno alla normalità sarà molto lungo, è anche chiaro che le misure straordinarie di confinamento non possono protrarsi in modo indefinito». Il documento per ora non indica alcuna data precisa.
Domani, intanto, si riunirà il Consiglio Ecofin, sempre in videoconferenza, in vista del vertice dei capi di governo del 23.