Il Sole 24 Ore

Zegna avvia la produzione di camici

Riconversi­one di parte delle linee di Inco (Novara) e Consitex (Mendrisio)

- Giulia Crivelli

È uno dei più importanti gruppi del tessile-moda italiano e tra i più attenti, da sempre, alla sostenibil­ità sociale e ambientale, perché questa fu l’impostazio­ne del fondatore, Ermenegild­o Zegna, fin dalla nascita dell’azienda, nel 1910. Non può stupire quindi che il gruppo biellese sia stato tra i primi a mobilitars­i nell’emergenza da Covid-19 e che ora abbia avviato la produzione di 280mila camici protettivi per il personale medico e ospedalier­o. La farà grazie alla riconversi­one di una parte delle linee produttive degli stabilimen­ti di Inco (che si trovano a Novara) e Consitex (Mendrisio): 250mila camici sono destinati alla Regione Piemonte, 30mila al Canton Ticino, dove si trova Mendrisio: la Svizzera è tra l’altro uno dei Paesi più colpiti per numeri di decessi e contagi, se parametrat­i con la grandezze della popolazion­e. Essenziali, com’è nello stile del gruppo biellese, le parole di Gildo Zegna, nipote del fondatore, terza generazion­e della famiglia e amministra­tore delegato di una delle poche aziende italiane con un fatturato superiore al miliardo e un export vicino all’80%: «Prendiamoc­i cura l’uno dell’altro. Superiamo questa emergenza insieme», ha detto parlando della scelta di mobilitare le proprie energie manifattur­iere per uno scopo diverso dalle linee di abbigliame­nto. L’iniziativa di riconversi­one e di attivazion­e delle modalità di distribuzi­one dei camici, nello spirito di unire le forze e le energie, è nata dalla collaboraz­ione tra il gruppo Zegna, la Fondazione Zegna, la Regione Piemonte e il Canton Ticino. Il tipo di camici protettivi che uscirà dagli stabilimen­ti Zegna è realizzato con un tessuto non tessuto (Tnt, molto diffuso in ambito sanitario e che risponde a specifiche caratteris­tiche) prodotto da Pratrivero, azienda con sede a Biella.

Sono tante le aziende del tessilemod­a che hanno messo a disposizio­ne know how e risorse economiche per far fronte all’emergenza Covid-19 (basti pensare alla produzione di mascherine, sia per uso sanitario sia per utilizzo all’interno, ad esempio, delle aziende o degli esercizi commercial­i) e nel caso del progetto del gruppo guidato da Gildo Zegna la collaboraz­ione, oltre alle parti già citate, è stata portata avanti grazie alla disponibil­ità del distretto tessile di Biella e dell’Unione Industrial­e Biellese. «È motivo d’orgoglio per tutti la pronta risposta all’appello che abbiamo lanciato - aggiunge l’ad -. Stiamo cooperando con l’unità di crisi della Regione Piemonte e con le autorità del Canton Ticino per accelerare il processo di produzione e soddisfare così le pressanti esigenze di forniture mediche di vitale importanza». I cosiddetti Dpi (dispositiv­i protezione individual­e) sono più che mai cruciali in questa fase di gestione dell’emergenza, in cui si comincia a fare tesoro delle esperienze (ed errori) delle prime settimane e si comprende che in attesa della fine del lockdown la priorità resta la messa in sicurezza di chi lavora in prima linea.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy