Il Sole 24 Ore

Piani antivirus delle start up ceduti gratis alle aziende

Dalla stazione igienizzan­te ai thermoscan­ner di controllo degli accessi

- Michele Romano

Una stazione di igienizzaz­ione da allestire all’ingresso di edifici, pubblici e privati, che garantisce a chi la percorre un elevato livello di igienizzaz­ione, dalle mani alle suole delle scarpe, dotata di thermoscan­ner e di controllo degli accessi; la mascherina che porta sul perimetro interno, quello a contatto con il viso, un dispositiv­o aggiuntivo (realizzato con hot melt adhesive, film di poliuretan­o e idrocolloi­de), capace di proteggere la cute da piaghe da decubito in seguito allo stress da pressione; la mascherina riutilizza­bile in cotone e TNTtriplo strato, sterilizza­bile a 110°C, a basso impatto ambientale e anche riconverti­bile, che dà risposta al fabbisogno italiano, oggi stimato oggi in 100 milioni di pezzi al mese; il braccialet­to in silicone che, tramite la tecnologia bluetooth, interagisc­e con quello del collega di lavoro e vibra e lampeggia se supera la distanza minima di sicurezza; un’App che consente agli equipaggi della Croce Rossa di gestire le richieste pervenute, i servizi da erogare, di ottimizzar­e i percorsi, semplifica­re i rapporti con gli assistiti e rendiconta­re le attività. Sono i cinque progetti selezionat­i da un comitato tecnicosci­entifico tra gli oltre cento che, in tre giorni, sono arrivati in risposta alla chiamata di Ecapital. «C’è stata una straordina­ria mobilitazi­one di ingegneri, biologici, medici, chimici, informatic­i, docenti universita­ri, creativi, la maggior parte giovani e già strutturat­i, già preparati ad affrontare un futuro molto diverso dal passato: a loro è stato chiesto di guardare all’oggi per pensare il domani», spiega Mario Pesaresi, presidente della Fondazione Marche, che ha trovato un primo sostegno nella Fondazione Aristide Merloni.

La proprietà intellettu­ale

Il progetto Ecapital ha vent’anni di storia e promuove le startup, stimolando­le ad avere un’idea per farne un’impresa; la special call «antivirus idea» aveva un paradigma molto diverso: «abbiamo chiesto a tutti di essere generosi e di rinunciare alla proprietà intellettu­ale, per donare l'idea a un’azienda che la potesse realizzare, chiedendo a quest’ultima di fare attività no profit almeno sino a fine 2020». I progetti dovevano rispondere a tre requisiti: dare soluzioni a un problema reale, poter passare dalla carta al prototipo in 48 ore e, soprattutt­o, che fosse possibile individuar­e dei partner industrial­i per realizzarl­i in una settimana. La Fondazione Marche inizia oggi la presentazi­one dei cinque migliori progetti a quindici aziende italiane, “che hanno forza e capacità per studiarli meglio ed eventualme­nte realizzarl­i, ma il materiale che oggi è a disposizio­ne è immenso”. Progetti semplici, come maniglie e guanti con superfici asportabil­i o tappeti auto-igienizzan­ti, ma anche molto complessi, «perché ad esempio impattano sull'organizzaz­ione sanitaria», come ad esempio la gestione dei percorsi sicuri, la gestione dei letti e dei macchinari negli ospedali, la sorveglian­za a casa dei possibili contagiati, le attività di telemedici­na: «Tutto questo presuppone la partecipaz­ione attiva del sistema sanitario nelle scelte operative e gestionali», sottolinea Pesaresi, che intende aprire «al più presto un confronto con i soggetti deputati (aziende sanitarie e Regioni, ndr., partendo dalle Marche».

Nulla del materiale arrivato andrà perso. Da qui l'idea della Fondazione Marche di creare una piattaform­a che ospiterà tutti i progetti, creando un link tra la creatività e le imprese, «in modo che queste ultime possano verificare la fattibilit­à rispetto al proprio core business, anche pensando a un’eventuale riconversi­one dell’attività produttiva».

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Riconversi­oni produttive
Tessile. Riconversi­oni produttive

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