Campari, nuova linea di credito per rimborsare l’eurobond
Prestito ponte a breve da 750 milioni di euro, scadenza 30 giugno 2021
Nuova finanza per Campari, destinata in larga parte al rimborso dell’eurobond da oltre mezzo miliardo di euro, in scadenza a settembre. Il gruppo ha stipulato un contratto di finanziamento da 750 milioni: un prestito ponte a breve termine con scadenza originale fissata al 30 giugno 2021 e un’opzione di estensione al 31 dicembre. Lo scopo è sostenere le esigenze aziendali, incluso il rimborso del bond emesso nel 2015 per un importo di 581 milioni. Non solo. Tra gli altri prossimi impegni finanziari, Campari deve pagare cedole per 62,9 milioni e finanziare il proseguimento del programma di buyback per 350 milioni. Il pool di banche che ha erogato il prestito è composto da Banca Imi, Bnl, Bnp Paribas, Crédit Agricole Cib, Intesa Sanpaolo e UniCredit .
Al 31 dicembre 2019 la leva finanziaria di Campari era pari a 1,6 volte in termini di indebitamento netto (pari a 777,4 milioni) rispetto all’Ebitda rettificato. I debiti verso banche a breve ammontano a 34,4 milioni, quelli a medio lungo termine circa 250 milioni. Grazie al finanziamento, così come alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (704,4 milioni), nonché alle linee di credito in essere per 500 milioni non utilizzate, il gruppo «conferma di essere in grado di mantenere i propri impegni finanziari».
Proprio ieri scadeva inoltre il termine per il recesso (a 8,376 euro per azione) legato alla decisione di trasferire la sede del gruppo nei Paesi Bassi. Le quotazioni a sconto (6,6 9euro ieri la chiusura) sembrano favorire l’esercizio del diritto a recedere. L’attesa è che venga superato il tetto di 3 milioni di azioni che il gruppo è disposto a ritirare con un esborso non superiore a 25 milioni di euro, già ridotto dai 150 stanziati inizialmente prima del panico Covid-19. Come già preannunciato toccherà a una nuova assemblea entro il 30 giugno annullare e rinviare a data da destinarsi il trasloco . I dati definitivi andranno all’esame del cda il 5 maggio con i risultati del primo trimestre e la revisione dell’outlook.