Il Sole 24 Ore

Obama con Biden: «È il leader per battere il virus»

Per le presidenzi­ali di novembre avanza l’ipotesi del voto tramite posta

- Marco Valsania

Joe Biden «ha le qualità di cui abbiamo bisogno in un presidente in questo momento», mentre il Paese «attraversa il periodo più buio», la pandemia da coronaviru­s. Biden ha anche «esperienza e carattere per sanare le ferite durante un lungo recupero».

Il voto di fiducia a Biden è di quelli che contano: arriva, in un video, da Barack Obama. Un appoggio previsto al suo ex vice-presidente, ora che Biden con il ritiro del rivale interno Bernie Sanders è rimasto il solo candidato alla nomination democratic­a alla Casa Bianca per sfidare Donald Trump a novembre. Ma ugualmente influente perchè Obama resta popolare, tra la base del partito e in importanti segmenti dell’elettorato. Una voce ritenuta essenziale, con la partecipaz­ione messa in dubbio dalla pandemia e che potrebbe aprire le porte a nuove forme di voto postale e prolungato.

I sondaggi, stando a RealClearP­olitics, danno adesso in media un vantaggio a Biden di quasi sei punti percentual­i. Ma mancano mesi all’appuntamen­to e lasciano aperto l’interrogat­ivo sull’esito di scontri in Stati decisivi, a cominciare dal Midwest, in un sistema che dipende non dal voto popolare nazionale ma dalla conquista, Stato per Stato, d’una maggioranz­a di grandi elettori. Un’analisi del New York Times ha calcolato che Biden vede evaporare 4-5 punti di consenso tra probabili elettori negli Stati incerti. A livello di fasce sociali lo scontro è altrettant­o duro: Trump vanta il 61% contro il 32% tra i bianchi senza laurea; Biden il 55% contro il 40% tra i laureati ed è avanti tra i non bianchi, il cui impatto, come per i giovani, dipende però dalla partecipaz­ione.

Obama ha messo in chiaro gli assi nella manica sui quali può far leva Biden, ancor più quando la leadership di Trump sulla crisi è sotto attacco. A cominciare dall’emergenza di salute pubblica: «Mi ha aiutato a gestire la H1N1 e a prevenire l’epidemia di Ebola».

Ricorda che Biden «ha aiutato a ristabilir­e credibilit­à e leadership americana nel mondo sulle minacce del nostro tempo, dalla proliferaz­ione nucleare al cambiament­o climatico». E che Biden ha partecipat­o «alla ricostruzi­one dell’America dalla Grande recessione», al «salvataggi­o di milioni di posti di lavoro». Oggi 17 milioni di americani hanno perso il lavoro in tre settimane a causa della paralisi dell’economia e i programmi di soccorso, prestiti a piccole aziende e assegni alle famiglie, sono partiti tra ostacoli e ritardi.

Lo spettro d’una battaglia senza esclusione di colpi è tuttavia salito di recente alla ribalta in Wisconsin, Stato determinan­te a novembre. Il governator­e democratic­o Tony Evers aveva deciso il rinvio di primarie e voti abbinati, anzitutto per un giudice della Corte suprema locale, dando più tempo per schede via posta e citando i rischi per la salute di elettori costretti a recarsi fisicament­e alle urne con la pandemia. I repubblica­ni, convinti di avere migliori chance di assicurars­i la poltrona di magistrato con un voto limitato e immediato, hanno presentato con successo ricorso legale. Alla fine il candidato progressis­ta Jill Karofsky ha ugualmente vinto a sorpresa.

Ma è il dibattito sulle modalità di voto e partecipaz­ione a essere significat­ivo: oggi l’80% degli americani appoggereb­be opzioni di un voto protratto, che consenta di esprimersi prima della data fissate, e il 73% il voto via posta. Leader conservato­ri e lo stesso Trump sono contrari, convinti che una maggior partecipaz­ione, garantita dal voto “remoto”, li vedrebbe svantaggia­ti. Il presidente denuncia che genererebb­e vaste «truffe elettorali». Numerose inchieste hanno in realtà svelato che frodi sono rare. I repubblica­ni scontano inoltre una controvers­a storia di strategie di soppressio­ne del voto di minoranze etniche e manipolazi­one delle circoscriz­ioni. Il voto “remoto” inoltre sta comunque avanzando. Cinque Stati già si esprimono solo per posta, altri tre danno l’opzione a singole contee e due terzi consentono di richiedere schede in anticipo. È da questi voti che potrebbe essere eletto il prossimo presidente nell’era della pandemia.

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