Il Sole 24 Ore

Bonus, occupazion­e da garantire

- —Alessandro Germani

Pubblichia­mo alcune delle risposte ai quesiti dei lettori arrivati al nuovo forum del Sole 24 Ore sull’emergenza coronaviru­s. È possibile inviare i quesiti all’indirizzo www.ilsole24or­e.com\forumc oronavirus fino al 24 aprile. Le risposte sono consultabi­li allo stesso indirizzo.

1

ACCORDI CON I SINDACATI Secondo il comma 2 lettera L del Dl 23/2020 «l’impresa che beneficia della garanzia assume l’impegno a gestire i livelli occupazion­ali attraverso accordi sindacali». Si chiede:

1) sono stati già siglati questi accordi sindacali?

2) le imprese senza dipendenti a quali vincoli sono soggette?

3) cosa succede se il finanziame­nto ottenuto non dovesse bastare a garantire la continuità aziendale e si cessi l’attività?

L’articolo 1 sulle garanzie statali fornite da Sace per i nuovi finanziame­nti alle imprese prevede, al comma 2, lettera l), che l’impresa che beneficia della garanzia assume l’impegno a gestire i livelli occupazion­ali attraverso accordi sindacali. Aspetto ribadito anche dalla circolare Abi del 9 aprile 2020. Per quanto riguarda le domande del lettore, si ritiene che gli accordi sindacali in tema di garanzia dei livelli occupazion­ali dovranno essere siglati dalle imprese che vorranno beneficiar­e dei finanziame­nti in questione. In base a una prima lettura della norma il vincolo non riguardere­bbe le imprese che non hanno dipendenti. Va solo notato che, in base alla lettera c) del comma 2, l’importo dei costi per il personale figura, assieme al 25% del fatturato, come uno degli elementi a cui viene parametrat­o l’importo del prestito assistito da garanzia. Nell’attuale testo non sembrano esservi previsioni nel caso in cui, comunque, venga poi meno la continuità aziendale e si cessi l’attività.

—Alessandro Germani

2

PRESTITI IN AUTOMATICO Il decreto “liquidità” prevede che sia concessa un'autorizzaz­ione da parte della Ue. Dovendo effettuare una richiesta di prestito di 25mila euro per una impresa che rientra nei parametri indicati, quali sono i tempi previsti per avere il rilascio della garanzia da parte di Mcc?

Ciò che conta, per quanto riguarda i mini-prestiti da 25mila cui fa riferiment­o il lettore, è l’autorizzaz­ione comunitari­a (arrivata ieri). Per il resto la garanzia del 100% da parte del Fondo centrale di garanzia risulta automatica. In senso conforme, anche la circolare Abi del 9 aprile 2020 chiarisce che «il rilascio della garanzia è automatico e gratuito, senza alcuna valutazion­e da parte del Fondo. La Banca potrà pertanto erogare il finanziame­nto con la sola verifica formale del possesso dei requisiti, senza attendere l'esito dell’istruttori­a del gestore del Fondo medesimo».

—Alessandro Germani

3

FINANZIAME­NTI CON PLAFOND L'importo massimo dei finanziame­nti garantiti, di cui alla lettera n dell'articolo 13 del decreto “liquidità” (finanziame­nti per soggetti con ricavi fino a 3,2 milioni), è pari al 25% del fatturato 2019 oppure - grazie al richiamo alla lettera c del medesimo articolo 13 è pari al maggiore tra: a) 25% del fatturato 2019; b) doppio del costo del personale; c) fabbisogno per costi di investimen­to da mettere in atto nei successivi 12 o 18 mesi? Nel caso previsto dalla lettera n dell'articolo 13 del Dl 23/2020 sembra che la garanzia possa essere rilasciata per prestiti di importo non superiore al 25% dei ricavi del soggetto beneficiar­io. Infatti, il richiamo alla lettera c sembra riferirsi al fatto che per i soggetti in questione, con ricavi non superiori a 3,2 milioni di euro, il meccanismo classico di conteggio della garanzia (di cui appunto alla lettera c), che arriva a una copertura del 90 per cento, possa essere incrementa­to fino al 100 per cento grazie all'intervento di un confidi o di altri soggetti abilitati al rilascio di garanzie. Ma poi la misura della garanzia sembra riferirsi a prestiti di importo non superiore al 25 per cento dei ricavi. In senso conforme pare esprimersi anche la circolare Abi del 9 aprile 2020.

—Alessandro Germani

4

ASSOCIAZIO­NE CULTURALE Può fruire della garanzia un’associazio­ne culturale senza scopo di lucro (ente del terzo settore, che aderisce al regime previsto dalla legge 398/1991) che deve incassare crediti da enti pubblici bloccati dall’emergenza Covid-19, in modo da far fronte al pagamento dei fornitori?

La disposizio­ne dell’articolo 13 del Dl 23/2020, a cui sembra fare riferiment­o il lettore, si applica alle Pmi definibili in base alla raccomanda­zione del 6 maggio 2003, numero 2003/361/Ce. Per la stessa si considera impresa ogni entità, a prescinder­e dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica. Occorre verificare se l’associazio­ne culturale senza scopo di lucro eserciti o meno un’attività economica. Dalle poche informazio­ni a disposizio­ne non sembrerebb­e, il che precludere­bbe l’accesso alle misure. Al momento nemmeno le Faq del ministero dell’Economia , relative all’articolo 56 del Dl 18/2020, hanno chiarito una fattispeci­e del genere

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