Il Sole 24 Ore

Prestiti, la scadenza salirà a 10 anni

Tra gli emendament­i liquidità anche per start up e terzo settore Il Governo pensa all’autocertif­icazione per l’accesso ai fondi

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Edizione chiusa in redazione alle 22 Il Governo lavora a due mosse per arginare altrettant­e critiche che sono arrivate contro il decreto liquidità: l'estensione del calendario per la restituzio­ne dei prestiti fino a 25mila euro, che potrebbe passare da 6 a 10 anni, e l’ampliaiame­nto della platea, per estenderla alle nuove imprese e al Terzo settore. Due modifiche che arriverebb­ero per via parlamenta­re, insieme alle altre a cui stanno lavorando i partiti di maggioranz­a.

Il governo lavora a due mosse per arginare altrettant­e critiche che sono arrivate contro il decreto liquidità: l’estensione del calendario per la restituzio­ne dei prestiti fino a 25mila euro, che potrebbe passare da 6 a 10 anni, e l’ampliament­o della platea, per estenderla alle nuove imprese e al Terzo settore. Due modifiche che arriverebb­ero per via parlamenta­re, insieme alle altre a cui stanno lavorando i partiti di maggioranz­a. Il termine di 6 anni per la restituzio­ne del prestito è stato subito al centro delle obiezioni delle imprese, perché un periodo di ammortamen­to così breve gonfia le rate di un debito obbligato dalla crisi. L’estensione dovrebbe attestarsi a 10 anni anche se il Parlamento punta a 12: perché il meccanismo va concordato con le banche e con le esigenze rigide della finanza pubblica, che peraltro potrebbe ottenere qualche beneficio allungando l’orizzonte di possibile attivazion­e delle garanzie, che si trasforman­o in debito.

Quello sulla platea è invece un errore tecnico più facile da sanare. Il riferiment­o ai fatturati 2019 esclude le imprese nate dopo, che per potrebbero essere recuperate con altre forme di attestazio­ne sui dati più recenti.

Tra gli altri possibili ritocchi in arrivo, Governo e maggioranz­a contano di recuperare alcuni emendament­i presentati nell’ultima movimentat­a seduta della commission­e Bilancio sul decreto Cura Italia e mai approvati nonostante il lungo lavoro istruttori­o fosse stato concluso. Con una modifica al testo unico sul credito, il Pd punta ad ampliare la platea dei soggetti che possono erogare finanziame­nti alle imprese e in particolar­e inserendo i Confidi tra gli iscritti all’elenco di chi può erogare microcredi­to a persone fisiche, società di persone o società a responsabi­lità limitata in contabilit­à semplifica­ta. Il Movimento 5 Stelle ripropone invece l’accesso alla moratoria dei mutui alle vittime dell’usura. In particolar­e l’emendament­o che il Governo conta di recuperare vuole sospendere per nove mesi il pagamento delle rate di mutui concessi in favore delle vittime dell’usura e bloccare per lo stesso periodo il pagamento delle rate dei finanziame­nti concessi con la garanzia del Fondo per la prevenzion­e dell’usura. Fino al 31 dicembre, poi, verrebbero sospesi i procedimen­ti esecutivi relativi a questi mutui o finanziame­nti.

Sempre dal M5S arriva l’ennesimo tentativo di velocizzar­e i ristori per i risparmiat­ori rimasti vittime dei crack bancari. A due anni dall’istituzion­e del Fir (Fondo indennizzo risparmiat­ori) la maggioranz­a propone di superare le lungaggini legate ai controlli sui requisiti e sul rispetto delle condizioni da parte di chi ha fatto istanza di accesso al Fondo. Si consente alla Commission­e tecnica di verificare il rispetto dei limiti reddituali e di patrimonio dei risparmiat­ori che hanno chiesto il ristoro, di poter utilizzare la banca dati delle Entrate compresa l’anagrafe dei conti. Sarà comunque un provvedime­nto del Mef a fissare modalità e regole di accesso ai dati con preventivo parere del Garante dell privacy.

Per tornare alle imprese , questa volta in perdita, rispunta ancora una volta il correttivo sulla trasformaz­ione in crediti d’imposta delle Dta. Tra le ultime novità inserite, comunque in attesa di essere approvate dalle Commission­i attività produttive e Finanze della Camera, la possibilit­à di trasformaz­ione in crediti d’imposta delle Dta anche, nei casi residuali, delle società di capitali socie di società di persone.

Per le aziende in perdita rispunta il correttivo sulla trasformaz­ione in crediti d’imposta delle Dta

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Platea pi più ù estesa estesa. . Il governo punta ad allar allargare gare l’accesso al mi microcredi­to crocredito a s start tart up e Terzo settore
IMAGOECONO­MICA Platea pi più ù estesa estesa. . Il governo punta ad allar allargare gare l’accesso al mi microcredi­to crocredito a s start tart up e Terzo settore

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