Il Sole 24 Ore

Ance: il superbonus per la casa vale 6 miliardi di lavori in più

I tetti di spesa agevolabil­e per ogni lavoro saranno calcolati moltiplica­ndo per il numero di unità immobiliar­i comprese nell’edificio. Privilegia­ti caldaie, cappotti termici e pannelli solari

- Giorgio Santilli

Edilizia.

Il governo rilancia sull’edilizia privata con il superbonus che prevede un credito di imposta del 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Il superbonus si potrà appalicare a tutte le spese previste dall’articolo 14 del decreto legge 63/2003 (il cosiddetto ecobonus) a condizione che nel pacchetto totale degli interventi via sia presente almeno uno degli interventi indicati al primo comma dell’articolo che è stato preparato dal sottosegre­tario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, e che è destinato a entrare nel decreto legge maggio.

Si tratta di interventi pesanti, almeno rispetto alla sostituzio­ne degli infissi che in passato ha rappresent­ato la spesa dominante fra quelle agevolate dall’ecobonus. Queli che entrano nella nuova agevolazio­ne sono invece interventi di maggiore dimensione, prevalente­mente adatti per condomini o ville, comunque relativi a interi edifici.

Bisogna aggiungere che con la generalizz­azione della possibilit­à per famiglie di cedere il credito di imposta a banche o anche alle imprese che realizzano i lavori (mediante lo sconto in fattura) e la possibilit­à poi per questi soggetti di rivalersi sul fisco, famiglie e condomini potranno realizzare gli interventi senza neanche versare l’anticipo. È il trucco che rende il nuovo meccanismo un vero e proprio «bazooka».

Ma quali sono esattament­e questi interventi “trainanti” del superbonus cher danno accesso al maxicredit­o di imposta e quali condizioni dovranno rispettare?

Il primo intervento (lettera a) è quello di «isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontal­i che interessan­o l’involucro dell’edificio » . Il cosiddetto cappotto termico.

L’unica condizione posta dalla norma è in questo caso che l’intervento abbia «un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdent­e lorda dell'edificio medesimo». Il limite economico agevolabil­e di questo singolo intervento è pari a 60mila euro moltiplica­to per il numero delle unità immobiliar­i dell’edificio».

Il secondo intervento “trainante ”( l et ter ab) è la« sostituzio­ne degli impianti di climatizza­zione invernale esistenti con impianti centralizz­ati a pompa di calore per il riscaldame­nto, il raffrescam­ento e la fornitura di acqua calda sanitaria». Questo intervento arriva a un tetto di 30mila euro moltiplica­to per il numero delle unità immobiliar­i se abbinato «all’installazi­one di impianti fotovoltai­ci o impianti di microcogen­erazione». In questo caso si parla di «interventi sulle parti comuni degli edifici, o su singoli edifici».

C’è un terzo tipo di intervento (lettera c) che pure agisce sugli impianti di riscaldame­nto. In questo terzo caso non c’è l’abbinata con i pannelli solari. Si tratta di «interventi per la sostituzio­ne degli impianti di climatizza­zione invernale esistenti alimentati a gasolio con impianti a pompa di calore o caldaie a condensazi­one».

La condizione è in questo terzo caso che la nuova caldaia abbia una «efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolament­o delegato ( UE) n. 811/2013 della Commission­e, del 18 febbraio 2013». In questo caso la detrazione è calcolata su un ammontare complessiv­o delle spese «non superiore a euro 10.000 moltiplica­to per il numero delle unità immobiliar­i che compongono l'edificio».

Se l’installazi­one dei pannelli solari in abbinata all’intervento lettera b) è la condizione per far salire a 30mila euro la spesa massima per unità immobiliar­e, bisogna aggiungere che il decreto legge guarda con favore comunque al fotovoltai­co, abbinato anche agli altri due interventi trainanti, con una detrazione al 110% «fino ad un ammontare complessiv­o delle stesse spese non superiore a euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kWh di potenza nominale dell'impianto solare fotovoltai­co».

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IMAGOECONO­MICA
Bonus green. Operai posano pannelli solari. Il nuovo bonus potenz potenziato iato privileger privileger­à à le ristruttur­azioni green . IMAGOECONO­MICA
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