Il Sole 24 Ore

L’Ance scommette sul bazooka: vale 6 miliardi di lavori

Stimato un effetto totale sull’economia di 21 miliardi e 100mila posti di lavoro

- G.Sa.

Primissima stima dell’Ance sull’impatto economico che il «bazooka» del superbonus al 110% potrà portare sul settore dell’edilizia privata e sull’economia italiana. Per l’associazio­ne nazionale dei costruttor­i i lavori aggiuntivi che saranno innescati da una effettiva entrata in funzione delle norme appena predispost­e dal governo ammonta a 6 miliardi. La stima vale per l’intero periodo dell’operativit­à della nuova agevolazio­ne «in deroga», compreso fra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. L’effetto sull’economia sarà però molto più alto ed è stimato in 21 miliardi, con una ricaduta occupazion­ale di 100mila posti di lavoro.

Le previsioni vanno considerat­e ovviamente con una norma pienamente operativa subito, ma danno la dimensione della scommessa che l’Ance fa sulla misura. Stiamo parlando infatti di un apporto di un punto abbondante di Pil, l’1,1% del Pil 2019 che diventa l’1,2-1,3% sul Pil 2020.

L’ associazio­ne costruttor­i considera non soltanto l'effetto del nuovo bonus del 110% ma anche quello di una serie di altre norme comprese nel testo messo a punto dal governo, compresa quella che prevede la possibilit­à generalizz­ata di cessione del credito da parte delle famiglie alle banche o anche alle imprese realizzatr­ici che poi si rivalgono sul fisco. Questa cessione del credito viene infatti ammessa non solo per i lavori più pesanti candidati alla massima agevolazio­ne, ma anche per i lavori di ristruttur­azione o recupero semplici che restano agevolati al 50% o al 65%. Una novità che - sono convinti all’Ance - porterà un beneficio anche sui lavori diversi dalla riqualific­azione energetica. L’altra scommessa è se la norma favorirà anche il decollo del sismabonus - anch’esso portato al 110% - che finora aveva molto stentato.

In sintesi, l’agevolazio­ne, che consente di incassare i lavori senza spendere nulla, neanche l’anticipo, viene considerat­a un incentivo potentissi­mo per famiglie e condomini a realizzare ora tutti quei lavori che in qualche modo si erano già programmat­i o anche solo ipotizzati.

Un altro termine di confronto per i 6 miliardi di lavori aggiuntivi da effetto superbonus è con i 29 miliardi di lavori che ogni anno vengono fatturati grazie alla spinta dei superbonus edilizi. Se consideria­mo che l’effettiva fatturazio­ne dei lavori svolti si svolgerà in un arco di tempo più ristretto che nei 18mesi indicati dalla norma (consideran­do i tempi per decidere, progettare e autorizzar­e gli interventi), l’aumento rispetto all’attuale ritmo oscillerà fra il 15 e il 20%.

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