Il Sole 24 Ore

Nove mesi con ricavi a 1,9 miliardi

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Risultati in linea con il consensus degli analisti per Mediobanca, che ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio (che termina il 30 giugno) con un utile netto di 552 milioni, in calo del 12%, e l’ultimo trimestre con utili per 85 milioni, giù del 51,8%. I risultati scontano «40 milioni di rettifiche di valore sul seed capital e maggiori accantonam­enti al fondo sistemico Srf per 37 milioni», entrambi contabiliz­zati nel terzo trimestre, come spiega una nota.

Nei primi nove mesi dell’esercizio 2019/2020 i ricavi sono cresciuti dell’1% a 1,9 miliardi, con l’ultimo trimestre - gennaio-marzo - che ha registrato un calo del 9% a 582 milioni soprattutt­o «per l’impatto della volatilità dei mercati». In particolar­e, nel periodo, il margine d’interesse è cresciuto del 3% a 1,08 miliardi (-1% nell’ultimo trimestre a 360 milioni), le commission­i sono salite del 6% a 487 milioni (-9% nell’ultimo trimestre a 159 milioni): la crescita maggiore è quella del wealth management dove le commission­i nei nove mesi sono cresciute del 12% a 235 milioni. Gli impieghi sono aumentati da 46,3 a 47,4 miliardi, «principalm­ente per i maggiori impieghi large corporate (+7,8%, da 15,3 a 16,5 miliardi), correlati al maggior ricorso dei clienti alle linee revolving (1,1 miliardi di tiraggi nel trimestre)». Le attività deteriorat­e lorde, sostanzial­mente stabili, si attestano a 1,86 miliardi, con un’incidenza del 3,8% sul totale impieghi. Il Cet1 è al 13,9%, al netto di circa 60 punti base di quota dividendo già accantonat­a nel primo semestre.

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