Il Sole 24 Ore

Leonardo in rosso, sospese le stime per il 2020

Effetto coronaviru­s, rallenta la produzione: nel trimestre perdita per 59 milioni

- — G.D.

Il gruppo Leonardo ha chiuso in perdita il primo trimestre, -59 milioni di euro rispetto ai 77 milioni di utile del 2019, con ricavi in calo del 4,9% a 2.591 milioni. I risultati «risentono, a partire da marzo, dei primi effetti del Covid-19», ha detto la società nella nota con i risultati approvati ieri dal consiglio di amministra­zione.

Secondo Leonardo sono «ancora non quantifica­bili gli impatti nel 2020». È «sospesa la guidance 2020» con le previsioni che erano state comunicate il 12 marzo, quando in realtà il Coronaviru­s aveva già colpito. L’a.d. Alessandro Profumo ha detto che «l’impatto sarà peggiore nel secondo trimestre», mentre si aspetta «una riaccelera­zione nella seconda metà dell’anno». Una nuova previsione sui risultati sarà comunicata a fine luglio.

Non capitava dal 2014 che Leonardo chiudesse un trimestre in rosso. Ci fu una perdita netta di -21 milioni nel primo trimestre, altri -41 milioni nel secondo trimestre. Allora si chiamava Finmeccani­ca e la colpa delle perdite veniva attribuita al «cattivo» AnsaldoBre­da, poi ceduta da Mauro Moretti ai giapponesi di Hitachi insieme al gioiellino Ansaldo Sts.

Leonardo dice che c’è stato «un solido inizio d’anno a livello commercial­e e industrial­e». Gli ordini sono aumentati del 35,9% a 3.421 milioni, soprattutt­o negli elicotteri (aumentati da 688 a 1.486 milioni) e nell’aeronautic­a (da 454 a 644 milioni). Il portafogli­o ordini è pari a 37 miliardi (36,5 miliardi a fine 2019).

Ma a causa del virus ci sono stati «rallentame­nti nella produzione, riduzione di produttivi­tà ed efficienza e ritardi nelle consegne». Soprattutt­o nel settore civile delle aerostrutt­ure, di Atr (nessun aereo consegnato ai clienti da Tolosa) e degli elicotteri (consegnati 11 velivoli civili, 8 in meno del 2019). «Mercato militare e governativ­o sono più resilienti».

La riduzione dei ricavi è dovuta principalm­ente agli elicotteri, diminuiti da 813 a 704 milioni. Il margine operativo consolidat­o Ebita è diminuito da 163 a 41 milioni (-74,8%), l’indice di redditivit­à (Ros) è diminuito dal 6% all’1,6 per cento.

L’Ebita è diminuito da 56 a 18 milioni negli elicotteri, da 100 a 80 milioni nell’elettronic­a, da 37 a -17 milioni nell’aeronautic­a. Si sono aggravati i problemi delle aerostrutt­ure, nelle quali ci sono le collaboraz­ioni con i grandi programmi aeronautic­i di Boeing (787 e 767), Airbus (A321 e A220) e la fornitura delle fusoliere per Atr. Con gli analisti Leonardo ha messo in evidenza che l’ aeronautic­a ha un E bit a positivo per 27 milioni nei velivoli( soprattutt­o militari, Efa), ma èn eg ativol’ E bit adi aero strutture (-26 milioni) ed iAtr (-18 milioni ). Anche lo spazio ha un contributo negativo, -2 milioni (+1 milione nel 2019).

Il flusso di cassa operativo (Focf) è negativo per 1.595 milioni, peggiorato di 481 milioni rispetto al 2019. L’indebitame­nto finanziari­o netto al 31 marzo è aumentato a 4.396 milioni, 380 milioni in più del marzo 2019.

Nella conferenza con gli analisti, che hanno fatto molte domande sulle aerostrutt­ure e sulla liquidità, Profumo e la Cfo Alessandra Genco hanno detto che sono in programma azioni di risparmio, un taglio del 2025% agli investimen­ti di quest’anno, uu nana riduzione riduzi on edd el el110-15%0-15%d dei ei««c osticosti controllab­ili», «risparmi del 10% del costo del lavoro», agendo sulle voci «variabili». Esclusa una riduzione dei dipendenti, slitterann­o le nuove assunzioni. Al prezzo di ieri (-0,17% a 5,99 euro), in Borsa tutta Leonardo vale 3,47 miliardi.

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