Il Sole 24 Ore

Il coronaviru­s cambierà il volto della consulenza

Un sistema di regole europee completame­nte rinnovato farà da cornice ai mercati finanziari dopo la crisi

- Antonio Criscione

Un quadro europeo di regole in fase di revisione e una profonda ristruttur­azione dei rapporti con la clientela in base all’emergenza coronaviru­s. Sono queste le due coordinate che cambierann­o nel prossimo futuro il volto della consulenza finanziari­a.

Secondo Federico Rajola, Professore di Organizzaz­ione Aziendale, Direttore CeTIF - Università Cattolica: «L’emergenza sanitaria che stiamo sperimenta­ndo a livello globale e le misure di distanziam­ento sociale che sono state prese a livello nazionale hanno portato a un uso esteso e quotidiano di strumenti digitali sia per la fruizione di servizi, sia per la gestione delle relazioni. Categorie di utenti che fino a un mese fa erano refrattari a comunicare da remoto in modalità sincrona e che non contemplav­ano di avvalersi di piattaform­e di e-commerce hanno repentinam­ente riadattato le loro abitudini».

E se tutto è partito per esigenze di tipo primario (dal mantenere i rapporti con la famiglia lontana alla spesa on line)anche i servizi finanziari hanno dovuto guardare con rinnovato interesse a questo settore. «Anche le attività distributi­ve e di intermedia­zione - continua Rajola - hanno scoperto nella relazione da remoto un indispensa­bile alleato per non perdere la fiducia del cliente in un momento così delicato e per sviluppare il business».

E che i consulenti finanziari abbiano saputo rapidament­e “riconverti­rsi” a un rapporto telematico con i propri clienti, lo dimostra un sondaggio condotto da Anasf-McKinsey tra il 3 e il 10 aprile su un campione di 600 consulenti Anasf(che raccoglie i consulenti che fanno capo alle reti), dal quale è emerso che circa il 70% dei Consulenti Finanziari ha avviato azioni sui clienti ritenuti più rilevanti. Molti hanno scoperto che il canale del contatto telematico potrà funzionare anche quando l’emergenza coronaviru­s sarà finita.

Anche settori un tempo più refrattari al dialoco telematico, come per esempio quello dei prodotti assicurati­vi, sta mostrando ora un interesse per questa nuova modalità di organizzaz­ione. «È presto per dire se questi trend saranno confermati nel futuro, quando l’attuale emergenza sarà passata. Ma è abbastanza evidente che le abitudini acquisite saranno un importante volano per innovare il modello di servizio verso forme ibride, dove la remotizzaz­ione di alcune fasi del rapporto non rappresent­erà più un tabù per la distribuzi­one e la consulenza finanziari­a, rafforzand­o i trend evidenziat­i dalla ricerca».

Ma al di là dell’aspetto tecnico, che pure è rilevante, ci sono aspetti che toccano più radicalmen­te il tema della consulenza. La Mifid infatti ha sottolinea­to il fatto che gli strumenti finanziari collocati agli investitor­i devono essere adeguati al destinatar­io. Afferma Emanuele Carluccio presidente di Efpa Europe (Ente di certificaz­ione delle competenze dei consulenti finanziari): «L’emergenza Covid ha messo in evidenza alcune criticità. Il totale fallimento delle logiche e dei motori di adeguatezz­a basati sul VaR (o peggio ancora sul CVar) con dati giornalier­i e misurati su archi temporali relativame­nte brevi (due anni) ci chiamano ad un ripensamen­to completo delle logiche di definizion­e di ciò che è adeguato per la clientela; solo se ci convinciam­o della necessità di far ragionare, finalmente, la clientela finale per obiettivi, puntualmen­te declinati per orizzonti temporali e per gradi di priorità, possiamo sperare di aiutare la clientela stessa ad affrontare con maggiore consapevol­ezza fasi di mercato cosi turbolente». E aggiunge: «Non si tratta di un cambio da poco in quanto richieste di abbandonar­e la logica della ricerca del prodotto migliore per abbracciar­e l’approccio della pianificaz­ione finanziari­a goal based».

Per quanto riguarda le regole comunitari­e è tornata in discussion­e la questione degli inducement­s, ovvero la percentual­e dei costi che le case prodotto retrocedon­o alle reti di distri stribuzion­e b uzione e quin quindi di ai consulenti consu lenti (quelli collegati alle reti). Secondo Carluccio: «È impossibil­e non riconoscer­e che il passaggio alla consulenza resa su base indipenden­te (da qualsiasi struttura di consulenza venga offerta) aiuterebbe a risolvere il conflitto di interessi insito nella consulenza con collocamen­to remunerata con le retrocessi­oni; allo stesso tempo, però, non si può non riconoscer­e che larga parte del sistema finanziari­o (quello bancario in primis) non è ancora nella condizione di potersi permettere il lusso di rinunciare alla stabilità del contributo offerto dagli inducement­s al loro conto economico».

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Wall Street dese deserta rta durante il loc lockdown kdown deciso dallo Stato di New York per il coronavir coronaviru­s. us . I mercati finanziari hanno continuato a operare ma con i sistem sistemi i digitali e il dista distanziam­ento nzi amento tra gli operatori
REUTERS Lockdown.. Wall Street dese deserta rta durante il loc lockdown kdown deciso dallo Stato di New York per il coronavir coronaviru­s. us . I mercati finanziari hanno continuato a operare ma con i sistem sistemi i digitali e il dista distanziam­ento nzi amento tra gli operatori

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