Detrazione più ampia con l’irrigazione «accessoria»
In un intervento di ristrutturazione edilizia su un immobile adibito a civile abitazione, oggetto di detrazione del 50 per cento, nel caso in cui venga indicata nel titolo edilizio anche la realizzazione dell’impianto di irrigazione del giardino di corredo, le relative spese di impianto e manodopera scontano anch’esse l’agevolazione più ampia del 50 per cento senza tetto di spesa (in quanto indicato nel titolo edilizio principale), o rientrano per forza nel “bonus verde” fruendo di una detrazione pari al 36 per cento con una spesa massima di 5mila euro?
T.S. - LUCCA
Se si tratta di intervento accessorio a quello principale di ristrutturazione dell’abitazione, anche le spese per la realizzazione dell’impianto di irrigazione fruiscono della detrazione del 50 per cento (articolo 16–bis, comma 8, del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 175, della legge 160/2019, di Bilancio per il 2020; si vedano anche la guida al 50 per cento e le informazioni relative al “bonus verde” reperibili al sito www.agenziaentrate.it). L’indicazione nello stesso provvedimento abilitativo giustifica l’accessorietà dell’intervento e fa comprendere tali spese tra quelle detraibili nei limiti di 96mila euro complessivi (somma tra le spese per la ristrutturazione e per l’impianto di irrigazione) anziché tra quelle riconducibili al “bonus verde”.